Fra Ovidio DUEÑAS OFM | Custodia Terrae Sanctae

Fra Ovidio DUEÑAS OFM

Gerusalemme, mercoledì 14 marzo 2012

Cari Confratelli, nel ricordo grato e affettuoso per il suo generoso servizio, vi comunico il ritorno alla casa del Padre di nostro fratello fra Ovidio DUEÑAS OFM, avvenuto mercoledì 14 marzo, prima dell’alba, all’Infermeria Custodiale.
Fra Ovidio aveva 71 anni di età, 51 di professione e 41 di servizio.
RIP. Amen.



Custodia Terræ Sanctæ
Ierusalem

fra Ovidio Dueñas ofm

n. Villandiego (Spagna) 21 febbraio 1941
† Gerusalemme (Israele) 14 marzo 2012

Nostra Signora di Regla



“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale...
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati”. San Francesco – Il Cantico delle creature



Cari fratelli,

Fra Ovidio Dueñas è tornato alla casa del Padre. Era nato il 21 febbraio, 71 anni fa, a Villandiego, paesino vicino a Burgos, in Spagna, un piccolo centro della Castiglia interna, zona povera, abitata da gente, lavoratrice e religiosa. Proveniva da una famiglia numerosa. Tre dei suoi fratelli sono già morti; tra loro, fra Emiliano, mancato durante il noviziato. Fra Ovidio entrò in Seminario minore da bambino, all’età di undici anni. Iniziò gli studi a tredici anni. A causa di una malattia perse la vista di un occhio. Per questo motivo i superiori non gli permisero di proseguire nella sua preparazione al sacerdozio, ma decisero di formarlo, come fratello laico, nella Provincia di Granada. Fra Ovidio era un frate semplice come tanti altri. Nei suoi primi anni di servizio lavorò come cuoco a Cipiona. In cucina compiva miracoli con il poco cibo a disposizione. Da sempre Fra Ovidio desiderava diventare Missionario in Terra Santa. Il suo sogno si realizzò l’11 settembre 1970 quando, all’età di ventinove anni, arrivò in Terra Santa.

Così, sono trascorsi quarantuno anni di permanenza in Terra Santa. Nel curriculum del nostro fratello non appaino grandi titoli: cuoco nel Convento di San Salvatore durante i primi sei anni, Vice amministratore del Convento di San Salvatore, incaricato della fattoria del Convento di Betfaje. Fra Ovidio desiderava servire in un Santuario e i superiori lo inviarono a Nazareth. Ma il suo servizio durò soltanto tre mesi perché fu richiamato a San Salvatore per svolgere i compiti in precedenza assegnati. Nel 1981, i superiori lo incaricano di dirigere il magazzino di oggetti religiosi. Per più di trent’anni fra Ovidio svolse questo servizio, diventando uno dei frati più conosciuti e importanti nel mondo, grazie ai suoi rapporti interpersonali. Ricorderemo fra Ovidio per le sue straordinarie virtù umane. Come grande lavoratore, che mai si è lamentato del troppo lavoro, o tirato indietro per nuove difficoltà o responsabilità affidategli. Tutti ricordiamo la famosa frase: ”a trabajar”. Come persona onesta, sempre responsabile e preciso nei conti.Persona generosa, è famosa la frase di Ovidio: “Quanto più si da più si riceve!”. Persona gioiosa, sulle sue labbra c’era sempre il sorriso.

Un vero cristiano. Fra Ovidio è stato un cristiano convinto, soprattutto con la vita. Era uomo di preghiera intensa, personale e comunitaria. Tutti i giorni, alle quattro del mattino, lo potevi incontrare al Santo Sepolcro, mentre aiutava in sagrestia e partecipando nella prima Santa Messa nella Tomba Vuota del Signore. Digiunava ogni venerdì, in Quaresima anche in mercoledì. Amava il prossimo, da francescano convinto. E, come francescano, si è consacrato a Dio nei Luoghi Santi. Ogni Giovedì Santo era presente all’Adorazione al Getsemani e, prima che nascesse il sole, pregava al Santo Sepolcro. Fra Ovidio è stato un uomo semplice, senza pretese. Sempre pacifico e sorridente con tutti. Chi non lo ricorda con i Bul Bul? Laudato sii, mi Signore, con tutte le tue creature”

Fra Ovidio aveva 71 anni di età, 51 di professione e 41 di servizio. A norma dei nostri Statuti Particolari, ogni sacerdote applichi 3 Messe e gli altri frati partecipino ciascuno ad 3 Messe. Lodevolmente, i singoli frati pratichino 3 Via Crucis. In ogni fraternità una Santa Messa sia celebrata in comune. Ricordiamo con sollecitudine questo fratello nella preghiera, nella gratitudine al Padre che ce l’ha donato, affinché ora la nostra unione fraterna sia piena, nella luce del Signore.

San Salvatore, 14 marzo 2012

Fra Silvio R. De La Fuente, ofm
Segretario di Terra Santa