Vita consacrata, luce nel mondo | Custodia Terrae Sanctae

Vita consacrata, luce nel mondo

Fr. KHUKAZ, ofm
Custodia di Terra Santa
“Sono Fr. Khukaz e vengo dalla Siria”.

Sr. VICTORIA NABIL HELMI ZAKHER, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Sono Suor Victoria Nabil Helmy, sono egiziana”.

Sr. COLETTE O'DONNELL, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Sono una religiosa della Congregazione di Nostra Signora di Sion, mi chiamo suor Colette”.

Tre vite consacrate, con una chiamata in comune, quella di essere luce nel mondo. Vocazione espressa nelle parole di Cristo: “Voi siete la luce del mondo”. Lui è la vera luce, che viene celebrata ogni anno il 2 febbraio. In questo giorno papa Giovanni Paolo II ha voluto che si celebrasse la Giornata mondiale della vita consacrata, perché in questa data ricorre la festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio. Secondo la legge di Mosè, ogni donna doveva recarsi al Tempio 40 giorni dopo aver dato alla luce un figlio maschio per la purificazione di rito e per presentare a Dio il suo primogenito. Le parole del vecchio Simeone, che descrivono il Salvatore come luce che si rivela alle genti, danno il nome alla festa che tradizionalmente è anche detta “Candelora”. In questo giorno la liturgia inizia con la benedizione delle candele. Molte comunità religiose in questa giornata rinnovano il loro “sì” ad essere luci che splendono nel mondo.

Fr. KHUKAZ, ofm
Custodia di Terra Santa
“Vengo da un villaggio nel nord della Siria, dove ci sono i frati francescani. Da bambino sono sempre andato in chiesa da loro. Ho sempre servito durante la Messa, ho cantato nel coro della chiesa. Sono cresciuto in una famiglia cattolica molto devota. Da bambino desideravo diventare frate. Quando sono cresciuto ho deciso di entrare nell’Ordine dei Frati Minori”.

“Seguimi” è l’invito di Cristo ai discepoli che ancora oggi continua ad attrarre vocazioni.

Sr. VICTORIA NABIL HELMI ZAKHER, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Ho avvertito la chiamata quando ero in Egitto, nella mia città natale, Minya, con la parola biblica ‘seguimi’. Io non sapevo cosa significasse seguirlo e non sapevo chi potesse aiutarmi in questo. Ho conosciuto due religiose della Congregazione di Nostra Signora di Sion: suor Juliana, oggi a capo della Congregazione e suor Darlene. Ci siamo sedute e abbiamo parlato insieme. Ho chiesto cosa significasse seguire Gesù e come avrei dovuto fare. A partire da lì, si sono manifestati la chiamata di Dio e il desiderio di sapere quello che Lui voleva da me”.

Sr.COLETTE O'DONNELL, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Sono irlandese, ma a quel tempo in Irlanda non avevamo nessuna comunità, nessuna scuola e così a 15 anni sono entrata nella scuola delle Suore di Sion in Inghilterra. Mi piace pensare che Dio mi abbia condotta a Sion fin da quando ero molto giovane. Ho frequentato la scuola fino a 17 anni, poi sono entrata nella Congregazione di Nostra Signora di Sion a Parigi nel 1951”.

I consacrati vivono la bellezza, le sfide e le gioie di corrispondere ad una vocazione

Fr. KHUKAZ, ofm
Custodia di Terra Santa
“Ci sono stati momenti difficili all’inizio della mia vocazione, quando sono entrato nell’Ordine e anche durante il percorso ce ne sono stati anche a causa dell’occupazione del mio villaggio. Ma questi momenti difficili ci avvicinano al Signore”.

Alla domanda se sono felici, la risposta è sempre accompagnata da un sorriso.

Fr. KHUKAZ, ofm
Custodia di Terra Santa
“Sono felice perché il Signore mi ha scelto per vivere con Lui e per Lui”.

Sr. VICTORIA NABIL HELMI ZAKHER, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Sono soddisfatta della mia chiamata e della scelta che Dio ha fatto per me perché mi ha permesso di essere sua discepola e, come tale, devo seguirlo”.

Sr. COLETTE O'DONNELL, nds
Congregazione di Nostra Signora di Sion
“Sono molto felice nella mia vita consacrata e chiedo al Signore di essergli fedele fino alla fine e che Sion sia sempre la mia casa”.

 

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