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La speranza in cammino: Nazareth raggiunge l'America Latina

Lunedì 20 gennaio, presso la Basilica dell'Annunciazione a Nazareth, il Custode di Terra Santa, Francesco Patton, ha celebrato la Messa di fronte a un gruppo di trentacinque pellegrini provenienti dal Messico.

Al termine della celebrazione, il Custode ha consegnato a fra Josè Alcaraz, commissario di Terra Santa del Messico, un reliquiario contenente un frammento in pietra della casa di Maria a Nazareth. Questo prezioso reliquiario, destinato a un pellegrinaggio in Messico e in altri paesi dell'America Latina, ha una struttura in legno rivestita in madreperla.  Disegnato dall'architetto Vincenzo Zuppardo è stato poi realizzato dal Centro Piccirillo di Betlemme. Al termine della celebrazione, il Custode ha benedetto delle piccole croci di legno, consegnandole come dono ai pellegrini messicani giunti per l’occasione.

Ad accompagnare la reliquia nel suo pellegrinaggio ci sarà anche una statua della Madonna, una riproduzione di quella presente nella Basilica di Nazareth, realizzata su commissione dall'artista Santiago Ocampo Higuita

Nella sua omelia (qui il testo integrale) il Custode ha sottolineato lo stupore che contraddistingue il volto di Maria la quale con umiltà e fede accoglie Dio nella sua vita.

“L’immagine che oggi benediciamo e che da qui inizierà il suo pellegrinaggio verso l’America Latina esprime in modo particolarmente riuscito lo stupore e la fede di Maria. Nel suo sguardo e nel suo volto e nella postura delle sue braccia e delle sue mani c’è tutto lo stupore e la fede gioiosa di colei che accoglie nel proprio grembo il Figlio di Dio.

Un pellegrinaggio di speranza

La decisione di portare la Reliquia della Terra Santa in pellegrinaggio oltreoceano è nata lo scorso ottobre da fra Josè. In un periodo in cui non è possibile per molti pellegrini raggiungere la Terra Santa, fra Josè si è chiesto: “Se noi non possiamo andare in Terra Santa, perché non chiedere alla Madonna di venire a visitarci?". Di qui l'idea di realizzare una copia della statua presente a Nazareth, a simboleggiare la Madonna che si mette in viaggio per andare incontro ai suoi figli. Grazie alla reliquia della casa di Nazareth, tutti i pellegrini potranno toccare con mano un pezzetto della Terra Santa dal loro paese.

Una volta giunta in Messico, la statua e la reliquia saranno portate in processione in diverse città per almeno cinque anni. "Inoltre - riflette fra Josè - visto che viviamo un tempo importante per la Chiesa, quello del Giubileo, abbiamo deciso di dare anche a Maria il titolo di “Pellegrina di Speranza”. In questo modo, incoraggeremo le persone a fare delle fiaccolate nelle loro città, portando la statua in processione, pregando per la pace in Terra Santa e nell’America Latina.”

Dalla Colombia alla Terra Santa

Santiago Ocampo, l'artista che ha realizzato l'opera, ha un profondo legame con la Custodia di Terra Santa. Nel 2019 aveva già creato il 'Santo Cristo del Silenzio', un crocifisso collocato nel Santo Sepolcro a Gerusalemme, in memoria delle vittime del conflitto armato in Colombia.

“Qui in America Latina - racconta Santiago - amiamo molto la Vergine Maria e questo, di per sé, è già motivo di grande gioia. Inoltre, per un artista credente le cui opere d'arte sono dedicate alla fede e alla crescita della Chiesa, realizzare questa statua è un grande orgoglio.

Maria portatrice di speranza

Un pellegrinaggio, quello che compiranno la statua e la reliquia, carico di significato all’inizio del Giubileo della Speranza indetto da papa Francesco.  Come ricorda fra Wojciech Bołoz, guardiano del convento di Nazareth: "La Terra Santa è di per sé un luogo di speranza, soprattutto qui a Nazareth, dove è avvenuta l'Annunciazione. In questo luogo, con il 'sì' di Maria, è nata la speranza della salvezza per l'umanità".

Dalla Basilica di Nazareth, che in questo anno santo è luogo giubilare, parte il pellegrinaggio di Maria, portatrice di speranza. In questo viaggio di cinque anni attraverso il Messico e l'America Latina, "la Madonna porta al mondo intero Il segno di speranza ossia Gesù nel suo grembo, che si è incarnato proprio in questo Luogo Santo".

Lucia Borgato

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