Si è concluso il Terra Sancta organ festival in Siria e Terra Santa

Si è concluso il Terra Sancta Organ Festival in Siria e Terra Santa

In Siria, Israele e Palestina il Terra Sancta Organ Festival ha presentato ventuno concerti tra Damasco, Latakia, Aleppo, Tel Aviv, Nazareth, Haifa, Gerusalemme e Betlemme fra il 28 ottobre e il 19 novembre 2022. Ciò è stato possibile grazie al radicamento secolare dei frati francescani della Custodia di Terra Santa, organizzatrice dell’evento, in questi luoghi.

In Siria i concerti si sono svolti nella chiesa di San Paolo e in quella di S. Antonio a Damasco, nella chiesa del Sacro Cuore a Latakia, nella chiesa di San Francesco ad Aleppo e sul grande organo della Damascus Opera House. Gli organisti provenienti dall’estero erano di grande livello internazionale, come lo spagnolo Juan de la Rubia, organista della basilica della Sagrada Familia di Barcellona, l’italiano Silvio Celeghin, organista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, e l’austriaco Michael Koller, esperto in improvvisazioni e sperimentazioni acustiche. Nel corso del festival si sono esibiti anche la Syrian National Symphony Orchestra diretta da Missak Baghboudarian, l’ “Ensemble Classica” di Aleppo e altri musicisti siriani tra cui il famoso Kenan Adnawi con il suo oud, per la prima volta in duetto con un organo a canne.

Dal 2016 Il Terra Sancta Organ Festival è l’unico festival internazionale di musica classica attivo in Siria, come segno di solidarietà verso il popolo e i musicisti che va oltre l’emergenza.

Ma qual è la funzione della musica nei periodi di guerra e di crisi? L’abbiamo chiesto a Lubana Mushawah, ministra della cultura della Siria e al card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, entrambi presenti al concerto inaugurale di Damasco.

«La cultura in generale, e la musica in particolare, – dice la ministra Lubana Mushawah – costituiscono il nutrimento dell’anima e dei pensieri dei popoli e formano un legame senza confini tra loro. In tempo di guerra e in tempo di crisi, gli strumenti della cultura e della comunicazione hanno un grande ruolo per calmare gli animi, ripensare il nostro presente e il nostro futuro e costruire insieme un futuro migliore per l'umanità».

Per il nunzio apostolico card. Mario Zenari questo festival è «una boccata di ossigeno in questi tempi un po’ tristi, perché la Siria è ancora travagliata dalla guerra e dalle conseguenze della guerra come la povertà, e mi felicito con i padri francescani che l’hanno organizzato. La musica non ha bisogno di traduzioni, è un linguaggio che tutti capiscono, che tutti godono, che va al di là delle differenze politiche e dei conflitti. E speriamo che anche questo sia un passo avanti per l’unità della Siria e per la solidarietà di tutti i siriani e della comunità internazionale con la Siria».

In Terra Santa dodici concerti sono stati eseguiti, con grande affluenza di pubblico, nella Chiesa di San Pietro a Giaffa, nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, nella Chiesa di San Salvatore a Gerusalemme e nella Chiesa di Santa Caterina a Betlemme. Rispetto alle ultime due edizioni, che hanno dovuto affrontare le limitazioni imposte dai provvedimenti contro la pandemia, la novità di questa stagione musicale è stata il ritorno degli organisti provenienti dall’Europa, come l’ungherese Zsolt Máté Mészáros, la romena Cristina Struta e gli italiani Cosimo Prontera e Giulio Mercati.

Quest’anno alcuni concerti sono stati ospitati anche nell’auditorium dell’Hecht Museum di Haifa, dove hanno avuto luogo i concerti dell’israeliano Yuval Rabin e del ceco Karel Martinek: si tratta dei concerti della HAIFA PIPE ORGAN SEASON organizzata in co-produzione con “Organ lovers in Israel at the Treasures of the Jewish Music Association”, la nuova denominazione dell’Israel Organ Association. La stagione è composta da nove concerti, uno al mese con organisti da Israele, Repubblica Ceca, Italia, Romania e Stati Uniti.

In Israele i concerti del Terra Sancta Organ Festival sono stati realizzati in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, l’Istituto Italiano di Cultura di Haifa, Embassy of Hungary in Tel Aviv, Representative Office of Hungary in Ramallah, Romanian Cultural Institute, Czech Center.

Per rimanere aggiornati sui prossimi concerti del Terra Sancta Organ Festival si può visitare il sito www.tsorganfestival.org dal quale ci si può collegare alla pagina Facebook e al canale YouTube del festival per vedere le foto e i video.

Fr Riccardo Ceriani