Messaggio Natale 2021 - Fr. Francesco Patton, ofm, Custode di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Messaggio Natale 2021 - Fr. Francesco Patton, ofm, Custode di Terra Santa

"Giuseppe prese con sè il bambino e sua madre e fuggì in Egitto" (M t2,14)

Per il secondo anno consecutivo, qui a Betlemme, le famiglie stanno soffrendo le gravi conseguenze economiche della pandemia. Sono famiglie nelle quali i genitori, proprio come san Giuseppe e Maria sua sposa, cercano di fare il possibile per prendersi cura dei loro figli in un momento storico di grave difficoltà.

Per il messaggio di Natale di quest’anno ho voluto portarvi nel Santuario della Grotta del Latte, che dista un centinaio di metri dalla Grotta della Natività.
È un santuario molto bello e molto significativo, che ci ricorda che il Natale non è solo poesia, ma è anche dramma. Nel momento decisivo della storia, in cui il Figlio di Dio si è fatto uomo per condividere la nostra vita e salvarci, ha incontrato l’ostilità e il rifiuto di un Re infanticida come Erode, assetato di potere e timoroso di perderlo.
Già a Betlemme, appena nato, Gesù ha incontrato quell’ostilità e quel rifiuto che a Gerusalemme, circa trent’anni dopo, lo porterà ad essere condannato alla croce.
La Grotta del Latte ci ricorda che Giuseppe nel cuore della notte è costretto ad alzarsi, prendere con sé il bambino Gesù e sua madre Maria e fuggire in Egitto. La Grotta del Latte ci ricorda anche il gesto tenero e materno con cui Maria, in una breve sosta, allatta il bambino Gesù.

Il gesto tenero di Maria ci richiama la concretezza del mistero dell’incarnazione. Il Figlio di Dio nel suo farsi carne ha scelto di condividere in tutto la nostra natura umana.
La tenerezza di Maria che tiene tra le braccia il bambino e lo allatta è la stessa con cui molti anni dopo, prenderà ancora tra le braccia quel figlio torturato e ucciso e deposto dalla croce.
In questo luogo il Natale già ci fa intuire la Pasqua.
Qui viene anche naturale pensare alle tante famiglie oggi in difficoltà in vari Paesi del mondo; alle tante famiglie costrette a scappare dalla propria casa, dal proprio paese e dalla propria patria perché perseguitate da regimi politici che reincarnano la mentalità di Erode o perché disastri economici e ambientali sempre più frequenti costringono a lasciare tutto ed emigrare.
In questo luogo viene da affidare tutte queste famiglie alla Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria ma viene anche da chiedere che le altre famiglie, quelle che stanno bene, quelle che non devono scappare, sappiano avere il cuore aperto.

Buon Natale da Betlemme.
Buon Natale dal Santuario della Grotta del Latte.
Buon Natale dal luogo in cui Maria e Giuseppe ci insegnano a custodire il Figlio di Dio e prenderci cura di lui, custodendo e prendendoci cura di un bambino, di ogni bambino, di ogni persona piccola e fragile!
Buon Natale!