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La Verna: la gioia della prima professione da Frati Minori

Santuario della Verna, 6 settembre 2025

Il monte sacro di La Verna, dove san Francesco ricevette il sigillo delle stimmate, è stato cornice per una giornata di festa per la grande famiglia dei Frati minori. In questo luogo intriso di preghiera e memoria, otto frati hanno emesso la loro professione temporanea dei consigli evangelici, dopo avere fatto l’anno di noviziato ed entrando ufficialmente a far parte dell’Ordine. 

Hanno emesso i loro voti: 

  • fr. Tochukwu Peterjames Ejimadu, fr. Leo Chukwunazom Ogoh, fr. Hagop Arabatlian, fr. Walid Yuhanna Daher e fr. Joaquim Fortuna José per la Custodia di Terra Santa; 
  • fr. Siro Cappanera per la Provincia di Lazio–Abruzzo; 
  • fr. Eduart Daka per la Custodia di Albania–Montenegro; 
  • fr. Peter Bakheet per la Provincia di Egitto. 

La liturgia è stata animata da un senso di comunione che si è espresso nelle parole dell’omelia pronunciata da fr. Francesco Ielpo, Custode di Terra Santa che ha presieduto la celebrazione. Fr. Ielpo ha invitato i frati e l’assemblea a riscoprire il cuore della vita consacrata: non un progetto costruito dall’uomo, ma una risposta al dono di Dio. Citando la lettera ai Colossesi, ha ribadito che “l’iniziativa è sempre di Dio”, perché è Lui che riconcilia e chiama, donando lo Spirito che rende capaci di una vita configurata a Cristo. 

Il Custode ha ricordato con forza, nella sua omelia, che lo scopo della professione religiosa non è innanzitutto il fare, ma il diventare santi. La santità – ha spiegato – non è il privilegio di chi possiede doti straordinarie, ma di chi si lascia trasformare da Cristo fino a poter dire con san Paolo: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Per custodire questo desiderio occorre rimanere saldi nella fede, attraverso lo studio, la preghiera e il silenzio davanti all’Eucaristia, ed essere irremovibili nella speranza del Vangelo, vissuto senza compromessi, così da mostrare che “anche oggi il Vangelo si può vivere”. 

Fr. Ielpo ha poi richiamato l’esperienza di san Francesco, sottolineando che non esiste culto autentico a Dio senza amore concreto per il prossimo. La fraternità che i frati hanno abbracciato con i voti non è un’idea astratta, ma una realtà viva, fatta di volti e di storie che Dio stesso affida. È in questa quotidianità, con i suoi limiti e le sue ricchezze, che ciascuno è chiamato a cercare e a incontrare il Signore. 

La celebrazione si è conclusa in un clima di gioia condivisa, che ha reso tangibile il messaggio dell’omelia: Dio continua a chiamare, la santità è possibile e il Vangelo vissuto nella sua radicalità resta la forza che rinnova il mondo. 

I novizi a Montefalco

Nel corso della giornata di domenica 7 settembre, a Montefalco (Italia), sei novizi hanno ricevuto per la prima volta l’abito religioso, dando così avvio, mediante questa solenne celebrazione, al loro periodo di Noviziato nell’Ordine dei Frati Minori.

Francesco Guaraldi

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