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Servizio e fraternità, il primo Congresso dei commissari di Terra Santa dell’Asia

Dal 7 al 12 febbraio scorsi, a Jakarta e Bali (Indonesia), si è tenuto il primo Congresso dei commissari di Terra Santa dell’Asia, sul tema “Formazione e missione nella comunione”. Era presente il delegato del Custode per i Commissari di Terra Santa, fra Silvio De la Fuente.

Fra Robertus Wowor, dal 2008 commissario di Terra Santa per l’Indonesia, che ha ospitato l’incontro, ha sottolineato che per lui “la sfida più grande è far conoscere la Terra Santa al popolo indonesiano e collaborare in questo con i vescovi, i provinciali e i sacerdoti. Abbiamo un dovere e una responsabilità nei confronti della Terra Santa e dei cristiani che vivono lì”.

Formazione continua

La realtà dei Commissariati di Terra Santa in Asia è piuttosto recente. Per questo, gran parte del congresso e delle iniziative per il futuro si sono concentrate sulla formazione. L’idea è quella di preparare i commissari a collaborare con la Custodia e servire al meglio i pellegrini.

Tra i temi toccati, il ruolo dei commissari di Terra Santa e la loro formazione, la promozione dei pellegrinaggi, la cura della Terra Santa e delle vocazioni, la raccolta di donazioni e offerte soprattutto attraverso la Colletta di Terra Santa”.

Sono stati fatti accenni alla storia della Custodia, e alla natura, competenze e fini dei Commissariati di Terra Santa. Essi vengono istituiti direttamente dall’Ordine e dalla Custodia, e godono di propri Statuti e una propria gestione economica, in autonomia dalle Province dell’Ordine in cui operano.

Una missione in quattro punti

Il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton è intervenuto via zoom. Dopo una breve introduzione su natura e fini dei Commissariati, ha elencato i principali ambiti in cui si sviluppa l’azione dei commissari.

“La prima funzione che è quella di far conoscere la Terra Santa” anche attraverso i media stessi della Custodia. Il secondo aspetto è “organizzare pellegrinaggi” che hanno il valore “sia di rafforzare la fede dei pellegrini, sia di aiutare i cristiani locali e contribuire alla pace”. L’altro compito è “promuovere la Colletta di Terra Santa” e in genere “la raccolta di fondi per le opere della Custodia”.

L’ultimo ambito riguarda più da vicino la vita dei frati, con “la promozione delle vocazioni per la Terra Santa” sia “incoraggiando i frati della provincia a venire in servizio” sia “inviando giovani che vogliono fare un percorso di discernimento vocazionale in Terra Santa”.

Esperienza di comunione

Durante i cinque giorni del Congresso, i commissari hanno avuto l’occasione di conoscersi e scambiarsi conoscenze sui rispettivi contesti di missione. Hanno potuto dialogare durante le sessioni di lavoro, condividere esperienze, trascorrere tempo insieme durante le visite ad alcuni luoghi significativi per la tradizione dell’Indonesia, il paese ospitante.

“È stato un momento arricchente per tutti noi” ha raccontato fra Silvio. “Tutti hanno dato il loro contributo e hanno potuto ricevere qualcosa di nuovo per il loro lavoro”.

Fra Carlo Querulli, della Provincia di Taiwan, è commissario da pochi mesi: “Questo Congresso è stato un momento formativo importante e soprattutto ci ha permesso di conoscerci tra noi; di vedere come viene svolto questo servizio nei diversi paesi della grande Asia. Credo che il nostro compito sia quello di collegare la Custodia, la Terra Santa, con le altre entità dell’ordine e con le diocesi, di sensibilizzare sulla Terra Santa e tenere vivo lo spirito e la presenza francescana in quei luoghi”.

Fra Joseph (Joe) Nasanathan è da oltre 15 anni commissario di Terra Santa per Singapore, Malesia e Brunei: “Questo incontro è stato fruttuoso e illuminante, perché per la prima volta da tutto il continente ci siamo trovati insieme per condividere esperienze, sfide e capire come possiamo aiutarci nel nostro servizio. Non è stato solo un momento ufficiale di lavoro ma anche un tempo dedicato alla fraternità tra di noi, nella preghiera, nella condivisione dei pasti, nelle escursioni, un tempo che ci ha aiutato a costruire un legame tra di noi”.

Le prossime tappe

Al termine del Congresso è stato deciso di rendere più stabile la relazione tra i vari commissariati dell’Asia, costituendo una sorta di Coordinamento, che farà capo al Commissariato dell’Indonesia, il più strutturato.

“L’esigenza principale è rispondere al nostro bisogno di formazione come commissari dell’Asia” ha detto fra Joe, e anche quella di “promuovere questo servizio nelle Province che ancora non hanno un commissariato”. L’auspicio è che altri Commissariati si aggiungano altri agli otto già esistenti.

Inoltre, è già in programma una sessione formativa in Terra Santa entro la fine dell’anno. “Vogliamo offrire ai commissari la possibilità di svolgere il loro servizio in modo ‘professionale’ – ha detto fra Silvio - e senza perdere la cosa più importante, che è lo spirito del pellegrinaggio: andare in Terra Santa a scoprire Gesù nella sua terra e camminare dietro le sue orme”.

Marinella Bandini

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