Sabato 8 ottobre sulle rive del lago di Tiberiade, a Cafarnao, il Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton ha presieduto la celebrazione che commemora la presenza, la predicazione e i miracoli di Gesù, esattamente nel luogo in cui questi eventi sono accaduti.
Cafarnao è un luogo speciale per i cristiani, perchè qui si possono “vedere” le pagine raccontate nel Vangelo. Il nome del villaggio ricorre infatti molte volte come luogo dell’attività di Gesù: predicazioni, insegnamenti, miracoli e guarigioni sono avvenuti qui. Qui Gesù ha abitato come ospite nella casa di Pietro e di Andrea, e qui ha chiamato con se i primi discepoli. Ben cinque dei dodici apostoli provengono da Cafarnao. Ecco perchè attraverso l’esperienza di questo luogo è possibile vivere in modo ancora più intenso la verità del Vangelo e approfondire la propria fede.
Durante questa ricorrenza – come da tradizione – il Custode e i frati della Custodia hanno guidato i pellegrini e i fedeli lungo una lunga processione che si snoda tra i luoghi in cui sono avvenuti gli eventi evangelici più significativi: sulla riva del lago, la venuta di Gesù da Nazaret a Cafarnao, con la predicazione per la conversione e la chiamata dei primi apostoli; nei pressi alla sinagoga, dove il Signore ha pronunciato il discorso del pane della vita riferito all’Eucaristia, e infine vicino alla casa di san Pietro, dove il Signore ha abitato e ha curato la suocera di questo apostolo e molti altri infermi.
La celebrazione eucaristica ha avuto luogo nel grande piazzale di fronte al Memoriale, inaugurato il 29 giugno 1990 sopra la casa di san Pietro. Padre Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità francescana di Nazareth, durante l’omelia ha colto l’occasione per ricordare che «ogni casa deve divenire come la casa di Pietro: una casa di fede, casa di preghiera, dove si accoglie e si coltiva la conoscenza di Dio, dove si lavora, dove si ricorda che non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che viene dalla bocca di Dio». L’invito dunque alla comunità cristiana è quello di riscoprire, in ogni casa, in ogni famiglia, la presenza di Gesù nella quotidianità del lavoro e della preghiera. Fr. Tomasz Dubiel, nuovo guardiano della comunità di Cafarnao, sottolinea che «come Gesù fu accolto dalla folla, anche la nostra presenza qui oggi significa che vogliamo accogliere Gesù nel nostro cuore e rinforzare la nostra fede, per poter ritornare alla nuova vita, come la donna guarita del vangelo».
Al termine della celebrazione, animata dalle voci del coro di Nazareth, sono stati benedetti grandi cesti di frutta, come ricordo dell’Eucaristia e come rendimento di grazie a Dio per i beni ricevuti dalla sua bontà nell’ultimo raccolto dell’anno. I doni della creazione sono stati poi gioiosamente offerti dal Padre Custode a tutti i partecipanti alla celebrazione, come simbolo di comunione e condivisione tra gli uomini.
Fr. Francesco Patton ha infine ringraziato Fr. Tomasz Dubiel per l’intenso lavoro svolto con la comunità di Cafarnao e per aver permesso la calorosa accoglienza ai numerosi partecipanti (tra cui moltissimi sacerdoti, diaconi e accoliti, ma soprattutto fedeli delle parrocchie di Nazareth, Gerusalemme, Cana, Acco e altre congregazioni religiose). La cospicua presenza alla celebrazione testimonia tutt'oggi l’importanza di Cafarnao per tutti cristiani di Terra Santa, che qui, anche grazie alle campagne di scavi effettuate dai francescani negli ultimi anni, possono davvero vivere e respirare i luoghi di Gesù.
Silvia Giuliano