Il prossimo 20 ottobre a Roma, verranno dichiarati santi gli undici "Martiri di Damasco". Per questa occasione solenne, un gioiello di fede e arte farà il suo ingresso in Piazza San Pietro. Si tratta del reliquiario che custodisce una reliquia dei martiri, uccisi in odio alla fede a Damasco nel 1860 (qui la storia). Un’opera d’arte realizzata a Betlemme nel 1926, già utilizzata per la cerimonia di beatificazione nello stesso anno e donata al Vaticano.
Il reliquiario è un vero e proprio gioiello in madreperla bianca e azzurra, con struttura portante in legno, realizzato a Betlemme da Yousef Zoughbi, uno dei più abili artigiani di madreperla della città. Il nome dell’artista compare nell’iscrizione alla base del reliquiario. Il talento e l’esperienza dell’artigiano palestinese hanno creato un’opera che racchiude in se stessa bellezza e spiritualità.
Il manufatto è a forma di tempietto. È costituito da quattro pilastri sormontati da altrettanti archi che sorreggono una cupola. Alla base di essa si trova l’iscrizione in Latino “TU ES PETRUS ET SUPER HANC PETRAM AEDIFICABO ECCLESIAM MEAM”. Un omaggio a papa Pio XI che beatificò i martiri. Numerose sono le decorazioni che adornano l’opera. Realizzate con minuziosa precisione, esse richiamano i luoghi più importanti della Terra Santa ed i misteri della fede cristiana.
Ogni dettaglio del reliquiario è carico di significato. Le colonne, gli archi, le cupole, le sculture: tutto concorre a creare un’atmosfera di sacralità e di bellezza. Le iscrizioni in latino, le rappresentazioni dei santi Pietro e Paolo, il monogramma di Cristo e di Maria, sono tutti elementi che parlano di fede, di speranza e di amore.
L’interno del tempietto contiene la teca delle reliquie concepita come un ostensorio esposto sull’altare. Quest’ultimo ha sul fronte un pannello raffigurante la basilica di San Pietro. Ai lati dell’altare sono invece rappresentate la natività e la resurrezione. L’ostensorio, una raggiera di forma ovale, è circondato da angeli oranti. Si riconoscono poi, a partire dal basso, quattro motivi decorativi: uno scudo araldico con il Sacro Cuore, un serafino, la colomba dello Spirito Santo e per terminare la Croce.
Il reliquiario sarà presentato a Papa Francesco in occasione della canonizzazione dei Martiri di Damasco. Nel corso della cerimonia di canonizzazione sarà collocato accanto all’altare papale, per ricevere l’omaggio dell’incenso, dei ceri e dei fiori, segno del culto che la Chiesa riconosce loro, iscrivendoli nel Catalogo dei Santi.
Lucia Borgato