Un dono per l'ordine dei Frati Minori: tre nuovi professi solenni | Custodia Terrae Sanctae

Un dono per l'ordine dei Frati Minori: tre nuovi professi solenni

La fraternità della Custodia di Terra Santa ha accolto con gioia tre nuovi solenni professi. Fr. Alexander Castillo Flores, Fr. Wilder Medardo Porras Ibañez e Fr. Angel Huilton Lopez Melendrez hanno pronunciato le loro professioni solenni il 29 novembre nella chiesa di San Salvatore.
I giovani originari del Perù erano seduti tra i banchi in prima fila e, per celebrare con loro questo importante momento, erano presenti anche molti altri frati della Custodia, suore delle comunità locali, parrocchiani e amici. Il 29 novembreera un giorno speciale per tutti i francescani perché è la festa di tutti i santi dell’Ordine Francescano e perché si ricorda il giorno di approvazione della Regola dei Frati Minori da Papa Onorio nel 1223.

A presiedere la celebrazione il Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton. Nell’omelia Fr.Francesco, rivolgendosi ai solenni professi, ha detto: «È un giorno speciale per voi che fate le vostre professioni solenni e per noi, perché la nostra fraternità vi accoglie come un dono del Signore, come un dono per sempre». Regola, professione e santità vanno di pari passo, secondo quanto ha affermato il Custode. La regola è libro della vita, via della perfezione, patto di eterna alleanza, ma ciò che viene richiesto ai frati non è adeguare la propria condotta a un testo. Viene chiesto di seguire Gesù, amando come lui. «Senza Dio la nostra vita sperimenta corrosione e corruzione», ha ricordato Fr. Patton.

Prima di pronunciare i solenni voti, sono state cantate le litanie per richiedere l’aiuto dei santi. Fr. Alexander, Fr. Wilder e Fr. Angel hanno pregato prostrati a terra, con la volontà di consegnare la vita a Dio. Con grande emozione i tre frati hanno poi letto la formula della professione in spagnolo, loro lingua madre. Dopo la benedizione del Custode, uno ad uno gli altri frati hanno voluto accogliere i nuovi professi con un abbraccio fraterno. Un abbraccio di gioia per la realizzazione della chiamata del Signore su di loro e per averli come dono per la Chiesa.
Fr. Luis Enrique Segovia, maestro dei postulanti a Betlemme,ha preso la parola prima della benedizione in rappresentanza della Provincia dei dodici apostoli (da cui provengono i tre frati).

Dopo la celebrazione, i presenti si sono ritrovati nel salone della Curia per un piccolo rinfresco. «Nove anni fa sono entrato nell’Ordine e ho fatto la prima professione nel 2011- ha raccontato Fr. Alexander -. Non avrei mai pensato di fare la professione a Gerusalemme.È un sogno, è un bellissimo passaggio della tua vita. Non c’è qui la tua famiglia, ma la fraternità riempie di affetto». Fr. Angel, anche lui solenne professo, ha ripercorso con emozione come è arrivato ad essere francescano: dalla vita in paese con la famiglia che produce caffè e banane, agli studi in città, fino all’incontro con un francescano che gli ha proposto di passare un periodo in convento. «Essere qui a Gerusalemme è provvidenziale per me», ha detto.

Fr. Wilder anche non avrebbe mai creduto di pronunciare la professione solenne a Gerusalemme, ma nemmeno che sarebbe venuto a studiare in Terra Santa. Eppure il Signore lo ha portato lì vicino a lui nel seminario di San Salvatore. Era incredulo anche su fatto che avrebbe fatto le professioni solenni così presto, perché erano inizialmente previste per il prossimo anno. «Quando ce lo hanno annunciato è stato un colpo al cuore – ha detto Fr. Wilder -. Fino ad oggi non riuscivo a crederci, ma oggi è quello che Dio ha scelto per me. Oggi faccio un passo avanti, mi sento più sicuro».
Alla domanda su come festeggeranno l’importante momento Fr. Wilder ha affermato con un sorriso: «Stasera facciamo una cena e poi sarà tutto finito. Ma la gioia rimarrà».

Beatrice Guarrera