Terza domenica Lc 3,15: Il popolo era in attesa | Custodia Terrae Sanctae

Terza domenica Lc 3,15: Il popolo era in attesa

Se l'attesa non è inerme ma diviene impegno quest'impegno non può che essere gioioso. Rallegratevi, gioite... è il ritornello di quest'ulteriore tappa del nostro cammino d'avvento.
Il popolo attende. Vi è nel cuore di ogni uomo lo struggersi che è ricerca di felicità e piena consapevolezza di un tempo vissuto che non sia perso ma che sia ricco di quel senso che diviene tempo di grazia: Kairos!
L'attesa si fa speranza in atto e la fede attesta che in Cristo la presenza coinvolge e ricolma di gioia. La vita del cristiano non può dimenticare la gioia, anche in mezzo alle afflizioni e alle reali difficoltà dei giorni che passano.
Si attendono sempre più e meglio giorni migliori, giorni di pace, giorni di serenità, giorni di fraternità. Ma tale attesa non può delegarsi all'infinito ma deve divenire finita nel cuore di ciascuno che si ritrova e si sa amato dall'Emmanuele che viene a noi.
L'attesa di un popolo non può rimanere delusa è l'attesa dell'umanità intera che chiede di poter amare guardando l'altro e non oscurando il suo volto. Se sapremo capace di educarci, nella speranza, alla carità attiva e fattiva saremo capaci di accogliere ogni volto di ogni fratello, amico o nemico, diverso o familiare, affine o contrario. Il fratello rimane sempre opzione di scelta di un volto da incontrare, di un volto d'amare.
Auguri nella gioia del Natale ormai vicino