Terra Sancta Museum 2015 | Custodia Terrae Sanctae

Terra Sancta Museum 2015

Martedì 21 maggio 2013, Fra Renato Beretta, Visitatore Generale della Custodia di Terra Santa, presenta a Milano il progetto del TERRA SANCTA MUSEUM, la cui inugurazione è prevista nel 2015 a Gerusalemme.
Intervengono gli organizzatori, i museologi, gli architetti e tutti i collaboratori che da oltre due anni stanno lavorando alla realizzazione dell’unico Museo al mondo sulle radici del Cristianesimo e la conservazione dei Luoghi Santi.
Nei prossimi mesi le presentazioni proseguiranno in numerose città italiane e straniere.
Si ringrazia Intesa Sanpaolo per aver ospitato nella prestigiosa sede di Milano questo primo incontro.

In questo particolare e delicato momento storico è di fondamentale importanza far conoscere al mondo intero la storia della presenza cristiana in Terra Santa, per favorire una maggiore consapevolezza delle nostre radici, contribuire all’unità della “famiglia umana” e diffondere un messaggio di pace nel mondo.
Questo appuntamento come i prossimi in programma, ha lo scopo fondamentale di spiegare le molte e profonde ragioni che hanno spinto i frati della Custodia a sostenere e promuove il progetto di un grande Museo della Cristianità. Motivazioni che lo scorso 10 marzo sono state espresse per la prima vota nell’intervista rilasciata da Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, al Franciscan Media Center.

“Il Terra Sancta Museum vuole ripercorrere le radici del cristianesimo e di questa terra, perché questo paese ha una storia in cui la presenza cristiana è evidente, come quella ebraica ed islamica, ma ha bisogno di essere mostrata e fatta conoscere meglio, in maniera organica. I cristiani pur essendo una piccola minoranza sono sempre stati e sono ancora oggi una presenza culturalmente molto vivace e ricca, che ha contribuito in maniera enorme a costruire relazioni, non soltanto con la popolazione locale, ma anche con le tante società nel mondo. Questa realtà è giusto che oggi venga e conosciuta e divulgata. Il progetto nasce dal desiderio più generale, di investire sulla cultura e sulla storia, ma anche da un desiderio più nascosto di conoscere il nostro passato, per avere un migliore senso di appartenenza, una identità più definita. A Gerusalemme questa necessità si percepisce in maniera evidente. Abbiamo bisogno di rileggere e di conoscere la nostra storia per poter vivere il presente in maniera più serena. Se ci rendiamo conto di come gran parte dei fenomeni attuali – sociali, politici, religiosi – siano già stati vissuti dai nostri padri e dai nostri nonni, possiamo ridimensionare i problemi, metterli nelle giuste dimensioni, prendere le distanze, in modo da trovare la forza per costruire e investire nel futuro.
Il Museo sarà fonte di sviluppo sociale o economico anche per la popolazione locale. Musei, archivi, biblioteche, non sono solo depositi dove si mette materiale, ma sono istituzioni culturali che hanno una conseguenza economica e creano opportunità di lavoro anche per la comunità residente, non solo di religione cristiana. Questo d’altro canto è uno dei compiti che la Custodia assolve da diversi secoli in questo territorio. Nei luoghi dove sorgerà il Museo un tempo vi erano la calzoleria, la falegnameria, la ferreria ecc. Oggi queste realtà non esistono più perché sono cambiati i tempi, ma l’idea è di continuare, di crearne altre, di portare avanti questo legame, questa relazione – anche economica – con questa terra.” (Segui l’intervista sul sito: www.fmc-terrasanta.org).

Il TERRA SANCTA MUSEUM proporrà il tema della storia cristiana e francescana di Terra Santa, offrendo agli innumerevoli pellegrini e visitatori, provenienti dal mondo intero, un percorso culturale flessibile, metodologicamente rigoroso e suddiviso in tre distinti momenti, distribuito nella Città Vecchia di Gerusalemme e, in futuro, esteso ad altre sedi in Terra Santa. Un’esposizione permanente, per scoprire la storia di questa terra straordinaria in cui da millenni s’intrecciano, in modo misterioso, i destini di molti popoli che convivono nei luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteiste. Un unico complesso espositivo di 2.573 m2, composto da tre musei (Archeologico, Multimediale e Storico) con differenti obiettivi informativi e distribuiti in due sedi esistenti (Convento della Flagellazione e Convento di San Salvatore), poco distanti tra loro e vicini alle principali mete di pellegrinaggio e turistiche di Gerusalemme (la Spianata delle Moschee, il Muro del Pianto e il Santo Sepolcro).
La volontà dei promotori è quella di esporre il patrimonio storico, archeologico e artistico di valore inestimabile, per renderlo accessibile a tutti evitandone la dispersione e favorendone il restauro e la conservazione.
Gli scavi archeologici condotti nei Luoghi Santi nel corso degli ultimi 150 anni e moltissime donazioni avvenute nei corso dei secoli, hanno contribuito a creare straordinarie e rare collezioni di scultura, dipinti, oreficeria, libri miniati, paramenti liturgici e preziosi documenti d’archivio, che spaziano cronologicamente dall’epoca cananea (II millennio) al medioevo crociato (XI-XII sec. d.C.).
Il criterio-guida espositivo prescelto dal Comitato scientifico è di tipo geografico-evangelico per il museo archeologico, determinato in parte dalla storia e dalla natura stessa degli scavi archeologici che qui vengono documentati, ma anche dall'interesse del pubblico cui si rivolge il useo. Per quello storico si è scelto un criterio storico-tematico, assecondando ed evidenziando le missioni storiche della Custodia di Terra Santa e le sue relazione con gli Stati Europei.

Ente Fondatore è la Custodia di Terra Santa, fraternità di religiosi (Frati Minori) che da oltre 800 anni custodisce i luoghi della Redenzione, in concerto con lo Studium Biblicum Franciscanum, Istituzione scientifica per la ricerca e l’insegnamento accademico della Sacra Scrittura e dell’archeologia dei paesi biblici, con sede a Gerusalemme. Quest'ultimo ha fornito la consulenza tecnica e scientifica al progetto grazie al supporto di un Comitato guidato da Eugenio Alliata, Direttore del Museo Archeologico dello Studium Biblicum Franciscanum e composto dai Padri professori dell SBF, Massimo Pazzini, Ibrahim Najib, Tomislav Vuk, Stéphane Milovitch.
ATS Pro Terra Sancta, Onlus-Ong riconosciuta dal Ministero Affari Esteri, Associazione a servizio della Custodia di Terra Santa, è incaricata di realizzare il progetto e coordinare le azioni di fund rasing avviate a livello internazionale.

La fase di analisi e studio delle collezioni e la progettazione si sono concluse alla fine del 2012. Nei prossimi mesi si avvieranno i lavori di ristrutturazione architettonica degli spazi e di allestimento che termineranno nel 2015.
Il direttore del progetto museologico è Gabriele Allevi, il quale ha curato l’ordinamento tenendo conto di diversi presupposti: le finalità culturali dettate dalla committenza, i patrimoni a disposizione e i diversi pubblici a cui il Museo si rivolge. La progettazione architettonica e museografica e la direzione dei lavori di allestimento sono a cura dello Studio GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati che ha individuato la metodologia espositiva e un rigoroso linguaggio stilistico, portando all’inizaiativa la sua ricca esperienza nel campo della museografia e della sistemazione di siti archeologici in Italia.
Deloitte Financial Advisory Services, una tra le più grandi realtà nei servizi professionali alle imprese in Italia e nel mondo, ha predisposto uno studio di fattibilità per la realizzazione del progetto, al fine di fornire indicazioni in merito alla evoluzione economico-finanziaria delle iniziative ad esso correlate. Dall'attenta e approfondita analisi è emerso come il progetto del Terra Sancta Museum soddisfi realisticamente i requisiti di sostenibilità economico-finanziaria.

Il 16 aprile si è aperta a Versailles una grande mostra dal titolo Le Trésor du Saint-Sépulcre (fino al 14 luglio 2013, Maison de Chateaubriand e Château de Versailles). La maggior parte delle opere prestate dalla Custodia di Terra Santa torneranno a Gerusalemme per essere esposte in maniera permanente nell’erigenda sede museale. Gli oggetti più rappresentativi tra quelli scelti nel Museo della Custodia sono diciannove vasi della collezione dell’antica Farmacia di San Salvatore, i reperti del Tesoro di Betlemme, i paramenti lirutgici, grandi dipinti e il Modellino della Basilica del Santo Sepolcro.

L’evoluzione dei lavori del Terra Sancta Museum potrà essere seguita sul sito www.terrasanctamuseum.org.
Altri siti utili: www.custodia.org, www.proterrasancta.org, www.fmc-terrasanta.org

IL TUO NOME NELLA STORIA L’impegno dei sostenitori.
È possibile legare il proprio nome (famiglia o istituzione) alle sezioni o alle singole sale del museo. Per maggiori informazioni contattare: info@proterrasancta.org, Associazione pro Terra Sancta - Custodia di Terra Santa. Bonifico Bancario Banca Etica Intestazione Conto: Terra Sancta Museum IBAN IT35X 05018 01600 000000144474 BIC CCRTIT2T84A

Coordinamento comunicazione strategica
Doni Ferrari, Segreteria Custodia di Terra Santa, Gerusalemme, Tel +972 542839102, d.ferrari@custodia.org
Uffici stampa - ETS Edizioni Terra Santa - Giuseppe Caffulli, Direttore, www.terrasanta.net
Carlo Giorgi, ufficio stampa - Tel +39 02 34592679, +39 3478101823, giorgi@terrasanta.net,
- Studio Pozzi Alessandra Pozzi, Tel +39 02 76003912 +39 338 5965789, pozzicomunicazione@gmail.com
Immagini e servizi video - Franciscan Media Center (centro multimediale della Custodia), www.fmc-terrasanta.org
Stefania Sboarina, Serena Picariello, serena.picariello@fmc-terrasanta.org