Nove giorni a Gerusalemme, poi l’ingresso a Betlemme. Le reliquie di Santa Teresa del Bambin Gesù sono in Terra Santa da quasi due mesi. Arrivate a Tel Aviv il 14 marzo, accolte ufficialmente il 16, hanno girato per più di un mese per tornare a visitare Gerusalemme lo scorso 2 maggio, quando i frati della Custodia le hanno accompagnate al monastero delle Clarisse.
Teresina ha visitato i Cristiani delle Città Santa, che si sono raccolti nella devozione alla Santa di Lisieux, tappa dopo tappa, fino alla partenza, ieri, per la vicina Betlemme. Da lì, il pellegrinaggio delle reliquie proseguirà ancora per nuove mete – il 24 maggio sarà a Gaza – fino alla fine del mese.
La sera di sabato scorso, le strade della Città Vecchia si sono illuminate per accompagnare le reliquie in processione, con fiaccole e candele.
Teresa, da San Salvatore, è stata trasportata presso la Chiesa Melchita. Poco prima, per lei era stata celebrata una Messa presieduta dall’Arcivescovo Maronita Paul Nabil Sayyah. Un momento dal sapore ecumenico - in Chiesa latina ma celebrato secondo il rito maronita - che ha chiamato a raccolta tutte le parrocchie cattoliche di Gerusalemme. Stracolma di famiglie e di bambini – tantissimi portavano la divisa degli Scout, pronti per sfilare più tardi in processione – San Salvatore ha salutato con gioia la Santa, le cui spoglie hanno ricevuto numerose visite di devozione durante l’intera giornata.
Ai Cristiani di Gerusalemme, nell’omelia, l’esempio di Santa Teresina è stato presentato come la traccia da seguire: “Nessuno può dire di non poter essere come lei, ci dobbiamo provare!”
“Teresina vinceva il male e le difficoltà con la preghiera e l’azione, facendo con amore anche le piccole cose, offrendole per la Gloria di Dio. Tra poco lei tornerà in Francia, ma non dobbiamo dimenticare il suo esempio. Oggi, dobbiamo pregare che ognuno – grande o piccolo, povero o ricco – ricordi sempre che Dio è accanto a noi e sappia vivere la sua vita alla luce di quanto ci insegna Teresa. Preghiamo di essere capaci, come faceva lei, di testimoniare Gesù a chi ancora non lo conosce”.
Testo di Serena Picariello
Foto di Marco Gavasso
Teresina ha visitato i Cristiani delle Città Santa, che si sono raccolti nella devozione alla Santa di Lisieux, tappa dopo tappa, fino alla partenza, ieri, per la vicina Betlemme. Da lì, il pellegrinaggio delle reliquie proseguirà ancora per nuove mete – il 24 maggio sarà a Gaza – fino alla fine del mese.
La sera di sabato scorso, le strade della Città Vecchia si sono illuminate per accompagnare le reliquie in processione, con fiaccole e candele.
Teresa, da San Salvatore, è stata trasportata presso la Chiesa Melchita. Poco prima, per lei era stata celebrata una Messa presieduta dall’Arcivescovo Maronita Paul Nabil Sayyah. Un momento dal sapore ecumenico - in Chiesa latina ma celebrato secondo il rito maronita - che ha chiamato a raccolta tutte le parrocchie cattoliche di Gerusalemme. Stracolma di famiglie e di bambini – tantissimi portavano la divisa degli Scout, pronti per sfilare più tardi in processione – San Salvatore ha salutato con gioia la Santa, le cui spoglie hanno ricevuto numerose visite di devozione durante l’intera giornata.
Ai Cristiani di Gerusalemme, nell’omelia, l’esempio di Santa Teresina è stato presentato come la traccia da seguire: “Nessuno può dire di non poter essere come lei, ci dobbiamo provare!”
“Teresina vinceva il male e le difficoltà con la preghiera e l’azione, facendo con amore anche le piccole cose, offrendole per la Gloria di Dio. Tra poco lei tornerà in Francia, ma non dobbiamo dimenticare il suo esempio. Oggi, dobbiamo pregare che ognuno – grande o piccolo, povero o ricco – ricordi sempre che Dio è accanto a noi e sappia vivere la sua vita alla luce di quanto ci insegna Teresa. Preghiamo di essere capaci, come faceva lei, di testimoniare Gesù a chi ancora non lo conosce”.
Testo di Serena Picariello
Foto di Marco Gavasso