Roma a Gerusalemme | Custodia Terrae Sanctae

Roma a Gerusalemme

Trascrizione video:

Aelia Capitolina. Cosi’ fu ribattezzata Gerusalemme all’inizio del II secolo, quando l’imperatore Adriano – soffocata la seconda rivolta giudaica e distrutto cio’ che rimaneva del Tempio dopo la distruzione di Tito nel 70 – ordino’ la ricostruzione della citta’ con stile romano.

I suoi abitanti divennero principalmente i soldati della X legione, di stanza a Gerusalemme per circa 200 anni e la citta’ assunse dei tratti che ancora oggi possiamo riconoscere.
La scoperta del lascito di Roma a Gerusalemme e’ stata il filo conduttore della visita della Citta’ Vecchia promossa dalla sezione locale della Societa’ Dante Alighieri e affidata a Dan Bahat, tra i maggiori archeologi ebrei, per anni direttore degli scavi nell’area del Monte del Tempio:

DAN BAHAT
Archeologo
“Dopo la caduta del Tempio a Gerusalemme, nel 70 dopo Cristo, la citta’ diventa una citta’ pagana, romana. Io mostro che ci sono pochi resti di questo, malgrado la pianta della Gerusalemme di oggi, con le strade… tutta questa rete di strade e’ ancora romana”

Con lui, un percorso tra questi resti nascosti, forse tra i meno conosciuti dai pellegrini che a Gerusalemme ricercano – a seconda del proprio credo – le pietre della memoria cristiana, ebraica o islamica.

“Bene, questa e’ la settima stazione della Via Crucis e qui c’e’ una colonna antica che fa una parte delle colonne occidentali del Cardo Romano. E questa e’ una delle meglio conservate”

“Vediamo qui che con la matita ho disegnato la Porta Adriana, vuol dire del II secolo, dove ci sono le due torri e l’entrata, che era tripla, una porta stretta, una porta larga e un’altra stretta. Sono resti, tutto e’ rimasto…”

Nella struttura della Citta’ Santa di oggi molto ha contato la presenza romana e quel periodo a cui l’archeologo si riferisce come quello della “Gerusalemme pagana”, costruita sulle rovine della citta’ del Secondo Tempio e preludio al periodo bizantino.

DAN BAHAT
Archeologo
“Recentemente, molti scavi hanno mostrato che c’e’ molto da studiare… io provo a prendere la gente e portarla nei posti che sono stati scoperti recentemente per mostrare che ci sono resti romani seri, malgrado il fatto che dopo Costantino il Grande, quando Gerusalemme diventa una citta’ cristiana, con la costruzione di tante chiese e l’arrivo di tanti pellegrini la citta’ cambia il carattere da quello pagano a quello cristiano e e la citta’ romana e’ un po’ nascosta..”.

Il periodo romano, spiega Dan Bahat, ha modificato la struttura della citta’. Una eredita’ che si somma a quelle lasciate dalle molte altre, forse piu’ conosciute, fasi che hanno caratterizzato la storia di questa citta’ e che contribuiscono a renderla cio’ che e’ oggi. Un periodo sul quale, nella scarsita’ di altre fonti, l’archeologia ha molto da raccontare

DAN BAHAT
Archeologo
“Anche dopo la fondazione di Gerusalemme come citta’ pagana, le fonti letterarie che abbiamo, le descrizioni di questa epoca sono talmente poche che solo l’archeologia puo’ essere quello che scopre tutto quello che bisogna sapere… recentemente ci sono scavi che hanno aperto nuovi orizzonti nello studio di Gerusalemme romana”.

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