“Profeti e profetismo”: il tema dell'ultimo corso di aggiornamento biblico | Custodia Terrae Sanctae

“Profeti e profetismo”: il tema dell'ultimo corso di aggiornamento biblico

Sono giornate di conoscenza e approfondimento biblico. Durante la settimana dell’Ottava di Pasqua, lo Studium Biblicum Franciscanum ha promosso la 43ª edizione dell’“aggiornamento biblico-teologico”, tenutasi nell’auditorium Immacolata del Convento di San Salvatore.

Fr. ROSARIO PIERRI, ofm
Decano dello Studium Biblicum Franciscanum
“È un contributo dello Studium Biblicum Franciscanum. Il nostro obiettivo non è solo l’aspetto scientifico, ma quello pastorale. Queste conferenze hanno un fondamento solido e scientifico, ma sono dirette a tutti e tutti possono comprendere i temi trattati dai relatori”

Quest’anno il tema è “Profeti e Profetismo”. A partire dal contesto del Medio Oriente, i presenti hanno approfondito l’Antico Testamento, le caratteristiche di un testo profetico, i manoscritti di Qumran e il legame con i Vangeli. Tra gli argomenti trattati è stato possibile conoscere Mosè nel suo continuo e profondo dialogo con Dio, trattare l’attività profetica descritta nei libri di Samuele e dei Re. O ancora, la struttura del libro di Isaia, che è attribuito a diversi autori, ma che ha un’unica unità teologica, o quello di Geremia, in cui è evidenziata la tematica della “nuova alleanza”, considerata l’apice del messaggio teologico del libro”.

I relatori sono studiosi e ricercatori provenienti sia dallo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme che dall’Italia. I contenuti trattati sono variegati e offrono sempre un messaggio attuale.



Prof. PAOLO MERLO
Pontificia Università Lateranense
“Quando si leggono i libri dei profeti, la cosa principale, secondo me, è fare un passo che vada oltre le nostre convinzioni abituali. La parola profetica ci porta sempre a rivedere il nostro modo di pensare e a fare domande diverse dalle nostre abitudini e modi consueti di rispondere. Questo ci porta sempre a fare un passo in più, un passo più in là, a volte perfino senza conoscere bene la nostra risposta. Questo passo è certamente la cosa più importante da fare: segna questo cammino per il futuro”.

Gli occhi che leggono la Sacra Scrittura sono gli stessi che qui vedono i luoghi descritti nei testi biblici. Ogni giorno, infatti, il corso di aggiornamento ha promosso visite guidate in diversi punti della città di Gerusalemme.

Tra i luoghi proposti, la Chiesa Dominus Flevit, dove, secondo la tradizione, Gesù pianse per Gerusalemme, la tomba dei profeti o la Chiesa del Pater Noster. Un’attività interattiva che ci fa toccare con mano concretamente la Parola di Dio. Il corso termina con un’escursione biblico-archeologica in Samaria.

ANGELA MEDNILLA
Movimento dei Focolari
“Questa visita è importante perché la nostra origine cristiana è qui a Gerusalemme e i primi cristiani erano qui. Questo significa avere una fede con fondamenta solide, che si può toccare nella realtà stessa dei cristiani, della Chiesa dei primi cristiani”.