Professioni temporanee a Betlemme (2007) | Custodia Terrae Sanctae

Professioni temporanee a Betlemme (2007)

Nel giorno della Festa delle Stimmate di san Francesco d’Assisi numerosi frati francescani hanno attorniato il Custode, P. Pierbattista Pizzaballa, che ha ricevuto i voti di cinque nuovi frati.

Fra Sergio Galdi (Italia), Fra Ziad Assaf, Fra Jihad Krayem, Fra William Makary (tutti e tre del Libano) e Fra Ariel Dubé (Argentina) sono entrati nel noviziato l’anno scorso, dopo la loro vestizione sul Monte Nebo.

Dopo un anno di noviziato, passato a Betlemme, si sono impegnati verso il Signore, nel seno della comunità francescana, nella chiesa di Santa Caterina, che fiancheggia la Basilica della Natività. Una chiesa gremita non solo dalla presenza dei frati, ma anche da numerosi parrocchiani di Betlemme che circondavano i «loro» novizi con la loro preghiera affettuosa, da alcuni membri delle loro famiglie e da numerosi religiosi e religiose dei dintorni.

Questo impegno è stato assunto per una anno, e da ora i frati sono diventati «professi». In seguito, per un periodo di almeno tre anni, rinnoveranno lo stesso impegno, fino alla professione solenne. Il Padre Custode, nella sua omelia, ha ricordato ai frati che essi compivano « un atto di consapevole e libera adesione a Cristo Crocifisso, con l’impegno forte di vivere il Vangelo alla maniera di san Francesco, formulando i voti di povertà, castità ed obbedienza per essere testimoni di amore, strumenti di pace, costruttori di incontro, di dialogo e di riconciliazione, custodi della speranza cristiana nella Terra Santa di Gesù». Riferendosi alle stimmate che san Francesco portava nella sua carne ha aggiunto: « Dovremo vivere “le stimmate” della contraddizione umana, delle povertà di ogni tipo, del dolore innocente, del dubbio della fede, della fatica di una testimonianza spesso contrastata, ignorata o ridicolizzata».

Poi il Custode ha ricevuto i loro voti, dicendo: « da parte del Signore, se la osserverai (la professione), ti prometto la vita eterna». E consegnando loro la Regola di san Francesco, ha aggiunto: «osservandola, possa giungere alla perfetta carità».

La celebrazione, molto bella nella sua sobrietà, è stata caratterizzata dallo spirito di una grande gioia fraterna. Una gioia che si è prolungata con tutta l’assemblea durante un rinfresco offerto nel convento di Betlemme.

I giovani professi proseguiranno il loro ciclo di studi nel convento di San Salvatore a Gerusalemme. I tre frati libanesi hanno già ultimato i loro studi filosofici (nella loro lingua materna) nel convento di Harissa in Libano dove hanno compiuto un postulantato di tre anni. Proseguiranno dunque direttamente con la teologia.

All’inizio dell’anno scolastico 2007 il convento di San Salvatore conta: 4 frati studenti di filosofia e 35 studenti di teologia. Sono di 14 diverse nazionalità (Argentina, Brasile, Canada, Croazia, Spagna, Italia, Iraq, Israele, Giordania, Libano, Messico, Polonia, Russia, USA). 22 frati sono destinati al servizio della Custodia, mentre gli altri, dopo i loro studi, faranno ritorno nelle loro province d’origine.

MAB