Nazareth: la cittadinanza in cammino nel rispetto della propria identità | Custodia Terrae Sanctae

Nazareth: la cittadinanza in cammino nel rispetto della propria identità

Il sito della Custodia prosegue la serie d'articoli sulle scuole della Custodia. Dopo Acri, ecco Nazareth.
La Scuola di Terra Santa a Nazareth sorge nella città più grande del distretto nord d'Israele. La maggior parte degli studenti è composta di giovani cittadini arabo-israeliani, cristiani e musulmani. Sono i “Palestinesi del 1948”.
Fra Amjad Sabbara ofm, Parroco della Basilica dell'Annunciazione, la parrocchia più popolosa della Diocesi, è anche Direttore della Scuola Terra di Santa a Nazareth. Per Fra Amjad le scuole cristiane hanno una missione specifica: « I nostri studenti devono attingere alle loro radici arabe, palestinesi e cristiane, per conservare la propria identità pur vivendo in Israele ».
« La principale vocazione della scuola –prosegue il frate– è di accompagnare gli allievi più in difficoltà, sia si tratti di difficoltà sociali ed economiche, sia pedagogiche ». La Scuola di Terra Santa si distingue dalle altre tredici scuole della città per l'accoglienza di studenti provenienti da ogni ambiente, con lo scopo di offrir loro la migliore educazione possibile, affinché ciascuno –secondo le proprie capacità– possa dare il proprio contributo alla società.
Nel 2000, il Governo aveva approvato la costruzione di una grande moschea sulla proprietà del Waqf (Autorità islamica), situata davanti alla Basilica. Il progetto è stato sospeso dopo due anni. Il cantiere suscitò le proteste della popolazione e dei cristiani locali, creando una forte tensione tra le due comunità. Da una decina d'anni, i rapporti sono migliorati: gli Cheikhs ( gli anziani) e i frati francescani si sono adoperati durante questo periodo per ristabilire la fiducia tra cristiani e musulmani arabi di Nazareth. Alla Scuola di Terra Santa, gli sforzi sono concentrati sul dialogo e la riconciliazione inter-comunitaria: « Lavoriamo per il dialogo islamo-cristiano con gruppi di giovani, all’interno e all’esterno della scuola. C'è uno scambio positivo di coesistenza e rispetto vicendevole, fondato sugli insegnamenti del Vangelo e del Corano ».
In Israele, le scuole cristiane scolarizzano 30.000 giovani e sono classificate tra le migliori del Paese. Nonostante ciò, raramente ricevono il 70 % della sovvenzione media destinata a ogni allievo, mentre le scuole ebraiche statali possono ricevere anche fino al 100 %. A questo si aggiungono normative che, in futuro, potrebbero limitare il contributo finanziario dei genitori. Le istituzioni cristiane che scolarizzano i cittadini israeliani, cristiani e musulmani, non hanno gli stessi diritti usufruiti dalle scuole ebraiche. Da cinque anni le scuole cristiane vedono prosciugarsi le loro risorse.
« Attualmente abbiamo due grandi progetti –riassume il frate– il primo è accademico: il sostegno degli allievi in difficoltà con programmi adatti ai loro bisogni; il secondo riguarda il materiale poiché la scuola cerca di investire in attrezzature moderne ». Inoltre, si deve aggiungere un certo numero di attività già esistenti: lo scambio di studenti con una scuola australiana, un programma che tratta la questione identitaria in collaborazione con una scuola ebraica, corsi d'italiano introdotti recentemente che si concludono con viaggio annuale in Italia.
« Con la partecipazione dei parrocchiani abbiamo creato la Scuola del Bambino Gesù, scuola di catechismo per bambini, il Club francescano e il Club degli sportivi per adolescenti, il Club dei 18-25 anni per giovani adulti e il gruppo Scout. Questi club riuniscono circa 670 giovani: Noushkor Allah, Dio sia lodato! » esclama.
Doppiamente minoritari, i cristiani palestinesi del 1948 hanno a volte la sensazione di sentirsi stranieri nel proprio Paese. « Nonostante la nostra scarsa presenza, abbiamo un importante ruolo da svolgere. Una visione e una pianificazione del futuro sono le chiavi per un investimento efficace delle nostre capacità, rimanendo ben radicati nella nostra cristianità, nella nostra patria e comportandoci da buoni cittadini ».
A Nazareth come altrove –conclude Fra Amjad–: « Bisogna accettare l'altro così com’è; considerare le sue convinzioni e rispettarle. Ciascuno può e deve contribuire allo spirito di giustizia e di rispetto poiché l'amore vero si fonda sul rispetto e la stima dell'altro ».

Scheda

Nome : Collegio Terra Santa - Nazareth
Luogo: Nazareth
Data di fondazione:1.645
Direttore : Fra Amjad Sabbara
Numero di studenti: 693
Equipe pedagogica: 45 professori
Religioni et riti rappresentati:
• 54% cristiani e 46% musulmani
o Latini
o Ortodossi
o Melchiti
o Maroniti
o Musulmani

Popolazione della città: 80.000 abitanti, 70% musulmani, 30% cristiani

Ad Acri, una scuola nel caravanserraglio

Haifa: la scuola italiana delle carmelitane è diventata francescana

Il Collegio di Terra Santa Terra a Giaffa: studenti arabi nel cuore della società israeliana

Ramleh, una comunità cristiana isolata ma aperta sul mondo