Ma i Francescani, digiunano durante la Quaresima ? | Custodia Terrae Sanctae

Ma i Francescani, digiunano durante la Quaresima ?

Quest’anno a San Salvatore, il rito delle Ceneri per la comunità convenutale è stato celebrato alle ore 6,30 anziché al solito orario vespertino.
Fra Marcelo Cichinelli, Vicario conventuale, ha presieduto la Messa solenne e cantata, concelebrata dai sacerdoti della comunità di San Salvatore.
Durante la cerimonia, alla presenza di numerosi fedeli, religiosi e religiose, sono state benedette le ceneri utilizzate in tutte le messe celebrate nella giornata d’inizio Quaresima.
Mancavano soltanto i frati del seminario, partiti lunedì scorso al termine degli esami, per trascorrere alcuni giorni alla scoperta del Nord del Paese.

Alcuni dei frati hanno poi partecipato, in ordine sparso, alla varie celebrazioni. Alcuni alla Messa celebrata in infermeria, altri a quella delle 8,30 con la Scuola di Terra Santa per i ragazzi, altri ancora a quella della Scuola delle ragazze, alle 9,30.
La Parrocchia invece è stata invitata, alle 17,00, alla messa celebrata alla settima Stazione della Via Crucis; causa i lavori in corso nella Chiesa di San Salvatore.

Fra Artémio, Vicario custodiale, partecipando alla Messa della Scuola, è rimasto colpito dal gesto di qualche bambino che: «Dopo aver ricevuto le ceneri, hanno teso un panno o un fazzoletto, per prendere le ceneri per il nonno o un altro parente impossibilitato che si trova a partecipare alla messa.»

Ma i Francescani digiunano durante la Quaresima ?
«La Quaresima è un periodo di 40 giorni di preparazione al mistero pasquale, ricorda fra Artémio, imitando in un certo senso i 40 giorni di digiuno fatti da Gesù dopo il Battesimo. Questo periodo è un tempo di conversione per rinnovarsi in Cristo e nell’ascolto della Sua parola, specialmente in quest’anno della Fede. È anche un tempo di digiuno e di astinenza.
A San Salvatore, digiuneremo tutti i venerdì e faremo astinenza dalle carni ogni mercoledì e venerdì. In quei giorni, non berremo né vino, né liquori; i pochi frati che fumano, sono invitati ad astenersi dal fumo. I soldi risparmiati saranno donati al Parroco per i poveri della Parrocchia. Inoltre, i frati sono sollecitati a donare parte dei pochi soldi di cui dispongono personalmente, alla stessa causa».
«Questo è il minimo che intendiamo fare. Mentre ogni frate agirà secondo la propria volontà. Siamo consapevoli che i cristiani delle altre Chiese, penso particolarmente agli Etiopi, digiunano quasi la metà dell’anno. Mentre gli Ortodossi, che per tradizione molti dei nostri cristiani imitano, fanno astinenza di carne, uova e latticini, durante tutta la Quaresima».

Interpellato sulla stessa questione, il Guardiano di Betlemme, fra Stéphane, precisa: «In una Comunità internazionale, è difficile chiedere di seguire una regola comune. Ciò che per uno sembra una privazione, non lo è sempre per l’altro.
Ogni frate è invitato, liberamente e in coscienza, a fare uno sforzo d’astinenza e di digiuno, anche in base alle sue forze. Io costato che alcuni dei miei frati rispettano un digiuno stretto. Per altro, tutti sono invitati a unirsi alle peregrinazioni della Quaresima.»

Ecco un'altra considerazione di fra Artémio: «La partecipazione alle peregrinazioni, che si svolgono ogni mercoledì, è fondamentale. Com’è richiesta, in modo particolare, la partecipazione alla Via Crucis e a tutte le funzioni della Quaresima che si svolgeranno al Santo Sepolcro durante i sabati e le domeniche. È davvero uno sforzo perché, se le entrate solenni hanno luogo all’inizio del pomeriggio, l’ufficio delle letture è fissato alle 23,40 al Santo Sepolcro e chi assiste anche alla messa al Calvario, rientrerà in Convento verso le 2 o le 3 del mattino, per partecipare il giorno dopo, alla Messa delle 8,30. Questi sacrifici sono un mezzo per seguire, fisicamente e spiritualmente, il cammino intrapreso da Cristo stesso».
Il Vicario custodiale ha inoltre rilevato che la partecipazione ai riti della Quaresima dev’essere accompagnata dall’amore e dal servizio verso i fratelli.

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Un’altra iniziativa, offerta ai cristiani di lingua italiana in Terra Santa, è il ciclo di Lectio divina proposto dal Romitaggio del Getsèmani.

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