Lunedì dell'Angelo ad Emmaus | Custodia Terrae Sanctae

Lunedì dell'Angelo ad Emmaus



Capita poche volte all’anno di vedere questa chiesa colma di pellegrini. A Emmaus Qubeybeh sorge l’imponente basilica francescana nel luogo che una certa tradizione indica come la casa di Cleofa, secondo alcune fonti fratello di Giuseppe e discepolo di Gesu’. Il Vangelo ci racconta che i discepoli di Emmaus avrebbero consumato proprio qui – anche se ci sono ancora dispute in corso sull’autenticita’ del luogo – la prima cena dopo la Resurrezione. La comunita’ francescana, assieme ai parrocchiani latini di Gerusalemme e a diversi gruppi di pellegrini, si sono recati per la messai del lunedi’ dell’Angelo, in questo paese quasi esclusivamente musulmano, distante soli sette chilometri da Gerusalemme, ma difficile da raggiungere per via delle misure di sicurezza israeliane.

Il giorno che segue la Pasqua e’ da sempre, una vera festa. La celebrazione presieduta dal Custode inizia alla dieci di mattina. La liturgia solenne aiuta i fedeli a rivivere quei momenti in cui gli apostoli, sfiduciati, si recavano verso Emmaus. Per strada hanno incontrato il Signore, che poi riconoscono allo spezzare del pane.

P. FADI SHALLUFI, ofm
Guardiano santuario Emmaus
Il Cristo risorto viene qui per aiutare i discepoli a capire il senso della vita, ma anche il senso della morte e dei dolori, e il senso della vita eterna. Allora e’ lui che spezza il pane per far capire a noi che siamo tante volte incapaci di capire e vedere Dio nella semplicita’ e soprattutto nel pezzo di pane dove lui e’ presente”.

E il pane benedetto viene consegnato alla fine della messa dal Custode a tutti i sacerdoti e ai fedeli presenti. Il simbolo di questo santuario, ma anche segno del Cristo risorto che ripete un gesto compiuto nel cenacolo prima di essere catturato.
A impreziosire ulteriormente la celebrazione di quest’anno un coro giunto da Bilbao, in Spagna, che ha animato i canti della messa. E che dopo il pranzo ha offerto tre quarti d’ora di spettacolo per un concerto che ha riportato tutti in chiesa, in anticipo rispetto ai vespri solenni.
E’ questo ultimo momento che chiude un’intensa giornata di festa nella preghiera e nella condivisione. Nonostante i problemi che il conflitto mette ogni giorno davanti a chi custodisce questo santuario, oggi a Emmaus e’ la gioia della Pasqua che anima il cuore di ognuno.

P. FADI SHALLUFI
Guardiano santuario Emmaus
Noi continuiamo a servire quella intenzione voluta da Dio e incarnata nel cuore di Francesco e noi nonostante tutte le difficolta’ importa solo una cosa. E non ci sono difficolta’ se Dio e’ nella nostra vita!"