La festa del Ritrovamento della Croce | Custodia Terrae Sanctae

La festa del Ritrovamento della Croce



All’inizio del IV secolo, intorno all’anno 327, la madre dell’imperatore romano Costantino arrivo’ pellegrina in Palestina, secondo il racconto di Eusebio di Cesarea. A lei, Elena, la tradizione cristiana attribuisce il ritrovamento della Vera Croce, il legno su cui fu inchiodato e mori’ Gesu.
Il luogo della scoperta era un’antica cisterna abbandonata ed e’ oggi il luogo piu’ profondo all’interno della Basilica del Santo Sepolcro. Vi si accede attraversando la cappella dedicata proprio a Sant’Elena, appartenente agli Armeni. E’ invece di proprieta’ dei cristiani latini la cappella intitolata all’Inventio crucis, il ritrovamento della croce, che sulle pareti porta resti di affreschi del XI secolo e – accanto all’altare – dietro a un piccolo cancello custodisce il luogo tradizionale dove fu rinvenuta la croce.

Ogni 7 maggio, qui si celebra la solennita’ dell’Inventio Crucis, memoria di quell’avvenimento e tra le feste piu’ sentite dai cristiani della Terra Santa. Quest’anno e’ stato il Ministro generale dell’Ordine dei frati minori a presiedere la celebrazione al Santo Sepolcro a cui hanno preso parte i frati della Custodia, pellegrini e cristiani locali.
Padre Carballo ha portato la Cappella del Ritrovamento, dove e’ stata celebrata la messa il reliquiario contenente un prezioso frammento del legno della Croce.
Al termine, la reliquia e’ stata condotta in processione attorno all’edicola dell’Anastasis e poi offerta alla devozione dei numerosi fedeli.
Simbolo cristiano per eccellenza, la croce e’ segno di un amore senza misura, “il profondo chinarsi della divinita’ sull’uomo” di cui parla il beato Giovanni Paolo II in una delle sue encicliche.
Come ha ricordato padre Carballo nella sua omelia, la sequela di Cristo chiede a ognuno di caricarsi della propria croce, di questo legno che siamo invitati a guardare nella memoria del suo ritrovamento, a pochi passi dal luogo in cui si alzo’ sul Calvario e dalla Tomba vuota.