Itinerario turistico “Sulle orme della Vergine Maria” | Custodia Terrae Sanctae

Itinerario turistico “Sulle orme della Vergine Maria”

Martedì 11 gennaio, al Centro Musicale “Eden Tamir” di Ein Karem, il Ministero del turismo ha fatto la presentazione ufficiale della sua ultima pubblicazione: un libretto intitolato “Sulle orme della Vergine Maria” (In the footsteps of the Virgin Mary).

Secondo il direttore generale del Ministero del turismo, Noaz Bar Nir - che ha rivolto i suoi auguri di un buon anno 2011 agli intervenuti - “la brochure è stata scritta specificamente per gli operatori turistici e organizzatori di pellegrinaggi, e offre nuove proposte di itinerari ai pellegrini cattolici che cercano di arricchire e diversificare la loro esperienza spirituale in Terra Santa.”

Il libretto si propone come guida pratica, recensendo tutti i luoghi che hanno visto passare la Vergine Maria, o ai quali si può collegare una tradizione o un culto mariano. Invitato a prendere la parola, il Custode di Terra Santa ha detto che “il pellegrinaggio può segnare una svolta importante nella vita di un credente. Esso permette di vedere, sentire e toccare i luoghi legati alla Bibbia.”

Il Custode ha tuttavia precisato ai giornalisti che il documento presentato è destinato ai tour operator e che non contiene quel lato spirituale - che è proprio del pellegrinaggio – ma ha salutato il lavoro realizzato, come una guida per orientare i turisti e informare gli operatori del settore. Se da una parte, come ha detto Lina Haddad, editrice del progetto, “è naturale parlare di Maria in questo paese, che è la sua patria e che ha visto compiersi gli avvenimenti più importanti della sua vita”, resta però il fatto che gli elementi presentati non costituiscono la base di un pellegrinaggio: esso infatti è un’esperienza di incontro con Dio e la stessa Vergine Maria, che ha fatto nascere il Messia, insegna ai cristiani, nel corso del vangelo, a rivolgersi verso suo Figlio divino.

Turismo e pellegrinaggio sono delle parole diverse che esprimono differenti finalità di viaggio. È comprensibile lo scopo (legittimo) del dipartimento marketing del Ministero del turismo al momento della creazione del fascicolo. Si tratta di trovare nuove prospettive per far venire e tornare la gente nel paese. Di fatto il turismo, come anche il pellegrinaggio ebraico raggiungono il loro apice.

La “cisterna” di potenziale sviluppo dell’economia del turismo e del pellegrinaggio per lo Stato d’Israele è naturalmente la cristianità. Nel 2010, anno record, 3,45 milioni di turisti e pellegrini hanno visitato il paese. Secondo le cifre del Ministero del turismo, il 69% di loro erano cristiani, e di questi, la metà cattolici. Secondo i dati dell’edizione 2010 dell’Annuario Pontificio, ci sono 1.166 milioni di cattolici nel mondo (e ndr 2,2 miliardi di cristiani nel mondo).

Questo dato lascia del margine allo sviluppo. La Custodia augura a un numero sempre crescente di persone di fare l’esperienza di un pellegrinaggio e a ciascuno di toccare con mano il Verbo di Dio fatto carne nella persona di Gesù, che si è incarnato qui e qui ha vissuto.

La Custodia invita i pellegrini, non solo a toccare le pietre, ma anche a incontrare le comunità cristiane locali come anche condividere con gli ebrei e i musulmani, l’amore per questa Terra Santa. La brochure, presentata in inglese, dovrebbe essere tradotta “da qui a un mese” in italiano, francese spagnolo, portoghese e polacco.

È inoltre scaricabile dal sito http://www.holyland-pilgrimage.org/ Per il lancio del progetto, il Ministero del turismo ha organizzato bene l’incontro, alternando a brevi interventi, il coro femminile Naama, che ha saputo rapire il pubblico interpretando canti cristiani in latino e in arabo e un canto religioso in ebraico.

L’incontro ha avuto luogo ai piedi della montagna della Visitazione. È forse in questo santuario che il pubblico ha potuto mettersi in cammino “sulle orme di Maria” per cantare insieme a lei il Magnificat?

Mab