Il piu antico concorso di pianoforte in Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Il piu antico concorso di pianoforte in Terra Santa

A Gerusalemme Est e nei Territori Palestinesi la domanda di musica è in continua crescita, ma mancano gli insegnanti qualificati. A questo scopo l’Istituto Magnificat della Custodia di Terra Santa organizza ogni anno la Magnificat Piano Competition, per individuare e promuovere giovani musicisti che in un prossimo futuro possano intraprendere una carriera professionale nel contesto della società araba, sia come esecutori, sia come insegnanti.
Domenica 27 gennaio , nell’Auditorium del Convento di San Salvatore a Gerusalemme, i vincitori del concorso si sono esibiti senza timore reverenziale davanti ad un pubblico numeroso. I vincitori erano stati selezionati nei giorni precedenti da una giuria, i cui membri provenivano tutti da conservatori locali e internazionali che a vario titolo intrattengono rapporti con l’Istituto Magnificat. Una giuria qualificata che ha voluto mantenere alto il livello della selezione al pari di quello dei conservatorio europei.
Al concorso erano previste diverse categorie, a seconda dell’età dei partecipanti (giovani pianisti tra i 7 e i 21 anni) e del grado di difficoltà dei brani da eseguire.
Il concorso è intitolato al patrono della Confederazione Elvetica Nikolaus De La Flüe, esempio di costruttore di pace tra popoli diversi. Oltre al Premio “Nikolaus De La Flüe”, sponsorizzato dall’Associazione “Amici del Magnificat della Svizzera”, sono stati assegnati altri premi speciali come il Premio “Qattan Foundation” per accompagnamento di un brano corale, il Premio “Zia Pina in memoria di Giuseppina Zeppilli” incentrato su Johann Sebastian Bach, il premio “Premio Vallesina” per due pianoforti e coro, dedicato all’associazione marchigiana che ha donato il prestigioso pianoforte Steinway. Alla premiazione hanno partecipato anche i rappresentanti locali degli scout della “Compagnia di San Giorgio”, che sostiene da due anni il Magnificat. I brani corali sono stati eseguiti dallo Yasmeen Buds Choir formato dai bambini più piccoli [diretto da Miriam Younan] e dal coro delle adolescenti della scuola [diretto da Lina Pudziuvelyte]. Gli Amici del Magnificat della Svizzera offriranno la possibilità ai vincitori di esibirsi in concerti all’estero.
La Magnificat Piano Competition con le sue quattordici edizioni consecutive è il più antico concorso musicale che si svolge annualmente in Terra Santa. L’Istituto Magnificat è attualmente l’unica scuola di musica che può rilasciare diplomi accademici in pianoforte a Gerusalemme Est e nei Territori Palestinesi.
Per il terzo anno consecutivo gli “Amici del Magnificat” della Svizzera hanno raccolto l’eredità di Anita Tavasani, che per undici anni ha sostenuto il Concorso di pianoforte “Carlo Tavasani”, in onore del quale il Magnificat Institute ha pubblicato un volume commemorativo che è stato presentato nel corso della serata. Una precedente presentazione era stata effettuata alla fine dello scorso ottobre in Italia a Sacile, dove gli amici di Anita e Carlo Tavasani hanno fondato una nuova associazione a sostegno del Magnificat intitolata proprio ad “Anita”, dove il nome diventa l’acronimo dell’associazione: A.N.I.TA (Associazione Noi Insieme per il Magnificat di Terrasanta).
Nella prefazione Padre Armando Pierucci, fondatore e direttore generale del Magnificat, racconta la storia e lo spirito del Concorso:
«Quattordici anni non sono tanti, ma sono sufficienti per trasformare un ragazzo in un uomo, uno studente in un professore, un pianista principiante in un concertista. E questo è accaduto a Gerusalemme, da quando l’8 Gennaio 2000, primo anniversario della morte di Carlo Tavasani, l’Istituto Magnificat ha iniziato il Concorso Pianistico intitolato proprio a lui, a Carlo.
Ora Jiries, Haig, Mirjam, Hani, Emmanuel, Amal, Debi, Julia, Jonatan, Nizar, Valentina hanno completato gli studi musicali a Gerusalemme, in Italia, in Germania, insegnano all’Istituto Magnificat o in altre Scuole, Accademie, Università e svolgono una bella attività concertistica.
Qualcuno si è laureato in Medicina, in Legge, in materie scientifiche, ma la disciplina musicale li ha segnati. A tutti è rimasta nel cuore la donna intrepida come un timoniere, tenacemente innamorata come una madre, Anita.
Lei ha sostenuto il Concorso, seguendolo anno per anno, tornando per premiare ed abbracciare i partecipanti che ritrovava ogni volta più alti, più belli, più bravi.
Questo evento meritava di essere ricordato, e lo facciamo con gratitudine intensa per Anita, la sua famiglia e la sua città. Lo facciamo anche con una certa civetteria: rivedere i volti di quando eravamo più ragazzi, rallegrarci per l’immenso lavoro compiuto e dirci che vale la pena continuare.
E infatti il Concorso Pianistico continua; nel nome di St. Nikolaus de la Flüe, con il sostegno dell’Associazione Amici del Magnificat dalla Svizzera, ma continua.
“Noi andiamo avanti”: nei momenti difficili Anita diceva così.»

Nelle parole di Anita Crasnich Tavasani Puiatti, mamma di Carlo Tavasani, il ricordo di questa straordinaria iniziativa:
«Sono Anita, mamma di Carlo, il figlio che prematuramente mi ha lasciato caricandomi di dolori e sofferenze. La malattia lo aveva colpito in modo crudele e io sono rimasta vicino a lui, con lo strazio nel cuore, impotente ad aiutarlo. Vicino a lui, ho però capito che, con la preghiera, stavo trasmettendogli fede e rassegnazione e sono arrivata a cogliere il suo ultimo respiro in pace! Ma avevo anche capito che non potevo fermarmi lì con la sua morte. Carlo doveva vivere nei tanti bambini e ragazzi che avrei incontrato per le strade difficili e pericolose, dove i kamikaze se- minavano sangue e morte. Così sono partita per la Terra Santa, sentivo che lì mi aspettava Carlo. Specchiandomi negli occhi dolorosi dei bambini e nelle tante ferite che portavano nell’anima, avrei potuto confortare tante miserie.
A Gerusalemme, sola e disperata, cercavo l’aiuto del cielo che mi portasse in un posto sicuro. Entrando in un vicoletto, mi colpì una scritta “Magnificat”. Entrai e trovai un frate (padre Armando) che sentendo il mio desiderio e progetto di fare un concorso pianistico a premi rimase perplesso e scettico, ma io sapevo che in quella piccola scuola di musica avevo trovato il nido sicuro per i miei ragazzi. Dopo averlo convinto, decidemmo il programma.
Padre Armando sempre più preoccupato, io sempre più convinta di essere sulla strada giusta. La notizia di un concorso a premi risvegliò nei tanti ragazzi la voglia di studiare: le iscrizioni affluirono. Arrivammo al 1° concorso nella sala dell’albergo Notre Dame, era gennaio e nevi- cava, cosa rara in Medio Oriente. I ragazzi si presentarono tutti, entusiasti di quest’avvenimento. Alla presenza del console, il dott. Gianni Ghisi, e signora, e nel pienone di gente che premeva per entrare si svolse il 1° concorso, che è poi proseguito per 11 anni. Il miracolo si era avverato! Io posso ringraziare il buon Dio che mi ha dato la forza di vincere le paure, le notti insonni, la tachicardia che mi attanagliava. Gli anni incominciavano a pesare...
Ma la gioia e la riconoscenza dei tanti ragazzi e delle loro famiglie mi hanno ripagato e consolato dei tanti tanti sacrifici.»