Dal 29 al 31 luglio sarà il Custode di Terra Santa, Fra Francesco Patton, a guidare alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli le meditazioni del Triduo - in attesa della grande festa del Perdono di Assisi, che inizierà la mattina del 1 agosto fino alla sera del 2 agosto.
L’evento del Perdono della Porziuncola – qui concessa per tutti i giorni dell’anno – si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo: è la manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi.
Le meditazioni del Custode di Terra Santa potrannno essere seguite in diretta streaming qui, alle 21:15 ora italiana – e attraverso i canali social della Custodia.
«Durante queste tre serate – spiega Fra Francesco Patton – cerco di seguire un percorso che lega la Porziuncola al perdono e alla riconciliazione. La prima serata è dedicata all’apparente banalità del male e del peccato: quindi mi sono lasciato ispirare dalle riflessioni di Hannah Arendt che assiste al processo di Eichmann – il criminale di guerra responsabile dello sterminio degli ebrei – che si dimostra un uomo assolutamente banale, incapace di avere un’idea sua o un pensiero critico, eppure diventa complice di un male enorme semplicemente perché si è fatto trascinare. E anche il capitolo 3 del Genesi, che racconta il cosiddetto “peccato originale”, sottolinea come anche noi possiamo arrivare ad essere degli assoluti irresponsabili, incapaci di riflettere e di assumerci la responsabilità di quello che facciamo».
«Nella seconda serata l’accento è sul caro prezzo della nostra riconciliazione: le considerazioni sono ispirate da un altro personaggio importante di quel periodo, Dietrich Bonhoeffer, che parla di una grazia “a caro prezzo”, sottolineando la facilità con cui spesso rischiamo di banalizzare il mistero della riconciliazione e dimenticare il caro prezzo, come lo chiama San Paolo, della morte di Cristo in croce».
«La terza serata invece vertirà su quelli che sono gli impegni legati al tema della conversione: anche la più grande conversione non servirà a niente se non è seguita da un cammino per continuare a tenere viva, dentro il cristiano, la tensione ad essere un discepolo che cerca di seguire le orme di Gesù Cristo. Nella vita bisogna corrispondere al dono ricevuto e la vita stessa deve diventare un cammino di continua conversione».
«La Porziuncola ha un significato speciale per noi francescani perché la Porziuncola è il luogo dove Francesco ha ascoltato il Vangelo della missione dei 72 discepoli che è alla radice della vocazione missionaria di Francesco e del nostro Ordine. Non a caso è dalla Porziuncola che vengono inviati i primi frati che arriveranno in Terra Santa nel 1217. La Porziuncola è il luogo che ci richiama alla corresponsabilità, al discernimento fraterno e alla sinodalità, perché lì hanno avuto luogo i primi Capitoli dell'Ordine».
«Ma la Porziuncola è anche il luogo del perdono, dove si fa l'esperienza di essere totalmente e interamente accolti da Dio anche nel nostro limite più profondo. La riconciliazione è il punto conclusivo di un percorso di pacificazione: e noi frati della Custodia sappiamo quanto abbiamo bisogno di pace in questa terra dove è complesso lavorare per la riconciliazione».
«La Porziuncola, infine, è anche il luogo del transito, dove San Francesco ci insegna come morire, cioè nudi, senza distintivi, né insegne: l'unico titolo che possiamo presentare a Dio nel giorno della nostra morte è il titolo di essere suoi figli grazie al fatto che Suo figlio è morto per noi».
SiIlvia Giuliano