Il Corpus Domini al Santo Sepolcro | Custodia Terrae Sanctae

Il Corpus Domini al Santo Sepolcro

07-06-2012

“Questa festa indica soprattutto la permanenza di Dio con noi, non solo nel santissimo Tabernacolo, ma anche sotto la tenda del pellegrinaggio del popolo di Dio nella storia e anche nel presente”.

A 60 giorni dalla pasqua, 20 dall’ascensione, 10 dalla pentecoste, la Chiesa invita tutti a fissare di nuovo Gesu’ presente nel miracolo dell’eucarestia. L’occasione e’ la festa del Corpus Domini, celebrata a Gerusalemme solo al Santo Sepolcro giovedi’ 7 giugno e presieduta dal vicario patriarcale per Israele mons. Giacinto Marcuzzo. Le lodi hanno aperto una mattinata intensa nella basilica che conserva la tomba di Gesu’. I frati, sacerdoti e pellegrini hanno preso parte alla solennita’ che per certi aspetti ricorda il giovedi’ santo, ma che in questa occasione si carica esclusivamente della letizia per un Dio che rimane in compagnia all’uomo.

S.E. MONS. GIACINTO MARCUZZO
Vicario patriarcale per Israele
“Questa festa e’ la gioia del mistero, la presenza reale di Gesu’, l’Emmanuele che e’ con noi, che rimane con noi, che cammina con noi e che si rende sotto il tabernacolo, sotto la nostra tenda per vivere con noi. E’ bello veramente il corpus Domini”.

Il vangelo si e’ soffermato sull’istituzione dell’eucaristia, sulla comunione, che – ha detto mons. Marcuzzo nell’omelia - deve diventare fonte per una comunione fraterna.

“Rinnovare il nostro impegno a vivere la comunione a diversi livelli, nelle nostre comunita’, nelle famiglie, all’interno della Chiesa e tra le Chiese”.

Mons. Marcuzzo ha poi ricordato, quasi in contemporanea con la festa, il congresso eucarestico internazionale che si terra’ a Dublino a partire dal 10 giugno.

“Al quale partecipera’ anche una nostra delegazione della nostra chiesa locale di Giordania, Palestina, Israele e Cipro”.

Al termine della celebrazione l’ostia e’ stata innalzata e portata sotto un baldacchino per tre volte attorno all’Anastasis, esposta alla pubblica adorazione. Per guardare, nella festa del corpo e del sangue di Cristo, la vera linfa della fede cristiana.

S. E. MONS. GIACINTO MARCUZZO
Vicario patriarcale per Israele
“Quest’oggi abbiamo celebrato la cosa piu’ sublime che l’Umanita’ possiede, cioe’ il santissimo sacramento che e’ la cima dell’umanita’, la cima del mondo, la cima dell’Universo, il pleroma come si dice nella Bibbia, con i canti piu’ belli e la musica piu’ sentita. E questo lo abbiamo fatto al centro del mondo, cioe’ il Santo Sepolcro”.