Il calcio che unisce: la Nazionale Olimpica italiana incontra la Nazionale palestinese | Custodia Terrae Sanctae

Il calcio che unisce: la Nazionale Olimpica italiana incontra la Nazionale palestinese

Cisgiordania, 11-12 giugno 2011

Con l’obiettivo di tracciare una strada di pace e confronto sulla base dello sport questo weekend è stata ospite palestinese la Nazionale under 20 della Lega Pro italiana.
Seguiti nella loro visita da P.Ibrahim Faltas, economo della Custodia, il team azzurro accompagnato dal presidente della Lega Calcio Mario Maccalli e dal vice presidente del CIO Mario Pescante, ha siglato un accordo di cooperazione fra la Federcalcio italiana e quella palestinese, un accordo che assegna un grande onore per il calcio italiano, quello di essere strumento di pace e amicizia tra Palestina ed Israele.

Per le giovani promesse del calcio è stato un susseguirsi di emozioni e di esperienze a cominciare da Betlemme, dove sotto il sole e tra la polvere del campo profughi di Aida hanno giocato con i piccoli palestinesi.

"Non credevo di provare queste emozioni e di regalare un sorriso ai bambini palestinesi". Sono le parole di Antonio Vacca, capitano della Under 20 di Lega Pro, che domenica ha guidato la squadra contro la nazionale olimpica palestinese, nella partita amichevole che ha segnato l’inaugurazione del nuovo stadio di Dura, a 11 km da Hebron.

Oltre ventimila spettatori, tutti palestinesi, hanno accolto le due squadre in campo con striscioni e bandierine italiane e palestinesi, in un’atmosfera festosa e carica di attesa per quel match che per la prima volta ha visto la rappresentate olimpica palestinese giocare con una squadra occidentale.
“Oggi è un giorno storico – ha detto Mario Macalli -; i problemi e la sofferenza di un popolo non si risolvono ma lo sport è uno strumento importante di unione”.

Il prossimo appuntamento sarà ad Ottobre, dove la Lega Pro italiana si incontrerà a Tel Aviv con la federazione calcio Israeliana per sviluppare nuovi progetti comuni di sport tra i due Paesi.