I Francescani di Russia e Kazakistan | Custodia Terrae Sanctae

I Francescani di Russia e Kazakistan

Di nuovo in visita alla Terra Santa il Ministro generale dell’Ordine dei frati minori. Padre Carballo nei giorni scorsi ha presieduto l’assemblea annuale della Fondazione San Francesco di Russia e Kazakistan, che raccoglie i francescani di quelle regioni e quest’anno si e’ riunita qui in occasione del quindicesimo anniversario:


P. JOSE’ RODRIGUEZ CARBALLO, ofm
Ministro generale Ordine frati minori

“Prima di tutto per ringraziare il Signore per questi 15 anni, ma vogliamo soprattutto, in questo momento guardare al presente e al futuro.. al futuro con molta speranza, e al presente con molta passione. Abbiamo la grande sfida delle vocazioni, in Russia non possiamo dimenticare che i cattolici sono minoranza assoluta, per di piu’ tutti questi anni di comunismo hanno lasciato un’eredita’ non facile… la gente ha dei problemi molto concreti, quindi prima di accettare candidati dobbiamo fare un serio discernimento. Poi ancora abbiamo la sfida dell’’implantatio’ della vita religiosa, perche’ nella chiesa ortodossa non esiste la vita religiosa in se’.. esiste la vita monastica o quella del sacerdote diocesano. Noi non siamo monaci, e non siamo neanche preti diocesani… la grande sfida e’ come far si’ che in Russia e Kazakistan veramente possa nascere e crescere, svilupparsi una vita religiosa francescana”


I francescani, in Russia e Kazakistan, sono presenti dal ‘91 con lo scopo primario di sostenere le comunita’ cattoliche locali. Oltre al sostegno nelle parrocchie, la fondazione e’ presente con opere umanitarie: una scuola, un ambulatorio, una mensa per i poveri e altri centri di carattere sociale. Sulla vita dei frati e le sfide di questo territorio abbiamo raccolto la testimonianza di padre Luca:


P. LUCA BAINO, ofm
Fondazione “San Francesco d’Assisi” Russia e Kazakistan

“La nostra fraternita’ e’ una fraternita’ internazionale, come questa fraternita’ della Terra Santa.. credo che sia anche una grande e bella testimonianza, perche’ diverse mentalita’ a livello umano, diverse formazioni, e in qualche modo si riesce comunque a vivere insieme e a portare avanti i progetti. Ascoltando il Custode… mi sembrava parlasse, certamente in una situazione piu’ piccola, della situazione nostra… quindi una presenza che deve essere soprattutto una presenza che favorisca il dialogo. Cerchiamo di inserirci anche noi, come possiamo, nel contesto sociale. Ci spiegava il Custode, padre Pierbattista, come ci siano due anime: una e’ quella del sostenere i fedeli cattolici e l’altra di educare i fedeli cattolici… educarci ed educare chi non e’ cattolico al dialogo, con qualsiasi iniziativa, che puo’ andare dall’amicizia, alla cultura, all’arte e anche, appunto, a questi progetti umanitari e sociali che abbiamo. In Russia, chiaramente, rivolto piu’ al mondo laico e ortodosso, come dialogo principale, a cui si aggiunge, soprattutto in Kazakistan, anche se in forma minore anche in Russia, il dialogo con i fratelli musulmani, che in questo momento, almeno in Kazakistan, e’ alquanto tranquillo. Credo che un’altra sfida sia quella di trovare ancora nuovi fratelli disposti a venire a lavorare in un territorio cosi’ immenso come la Russia e il Kazakistan, dove la sete di Dio c’e’, la voglia di dialogo mi sembra sia presente, almeno per la mia esperienza di presenza in queste terre, ma come dice Gesu’ nel Vangelo… mancano operai per la messe...”



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