Giotto ad Akko. La Cappella degli Scrovegni in mostra nella Cittadella crociata | Custodia Terrae Sanctae

Giotto ad Akko. La Cappella degli Scrovegni in mostra nella Cittadella crociata

Akko, 11 maggio 2011

Akko è carica di storia, menzionata già nella Bibbia. A nord di Haifa, a pochi chilometri dal Libano, era all'apice della sua importanza nel periodo crociato, quando tutti gli Ordini militari avevano fissato lì la propria residenza e il suo porto era meta obbligata per i pellegrini diretti in visita alla Terra Santa.

Oggi, ad abitarla ci sono 35mila ebrei e 13mila arabi, di cui circa un migliaio i Cristiani. Anche qui la Custodia è presente, con la Terra Sancta School e padre Quirico Calella. E' stato lui a portare Giotto ad Akko.

Da alcuni anni, la Custodia di Terra Santa gestisce la splendida riproduzione della Cappella degli Scrovegni, una ricostruzione fotografica in scala 1:4 del ciclo di affreschi realizzato dal maestro toscano tra il 1303 e il 1305 su incarico di Enrico degli Scrovegni. Sulle pareti della Cappella si susseguono gli eventi della vita di Maria e di Gesù, nella controfacciata Giotto ha rappresentato il Giudizio Universale.

Progettata e realizzata da Giorgio Deganello, allestita da Itaca, la mostra promossa da ATS pro Terra Sancta, è stata donata alla Custodia dal Comune di Padova e – dopo essere stata esposta a Gerusalemme, Tel Aviv e Jaffa – è arrivata infine ad Akko, dove è stata presentata mercoledì 11 maggio dalla dottoressa Rivka Tamara Sevy – storica dell’arte ed esperta in restauro – alla presenza del presidente dell’Istituto Italiano di Cultura di Haifa - Giovanni Pillonca – del vicesindaco della città (nonché ex allievo della scuola gestita ad Akko dalla Custodia) – Adham Jamal - e di padre Quirico Calella.

La riproduzione della Cappella di Padova è ospite della Cittadella di origine crociata, nel complesso che un tempo era la sede dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Negli stessi anni in cui Akko, fiorente, era il punto di raccolta di molti pellegrini, Giotto realizzava gli affreschi commissionati da Enrico Scrovegni basandosi anche sui racconti di chi era stato nei Luoghi Santi per dare uno sfondo appropriato alle vicende narrate dalla sua opera. Giotto è calato in un contesto che gli appartiene, come d’altra parte era di lunga data, già al tempo del capolavoro padovano, il rapporto che legava l’artista ai francescani, per i quali aveva affrescato la Basilica di Assisi e quella – ancora a Padova – di Sant’Antonio.

La mostra, del cui montaggio si sono occupati alcuni volontari che lavorano presso la Custodia, potrà essere visitata fino al 20 giugno.


Testo di Serena Picariello


GIOTTO IN HOLY LAND
Frescoes of the Scrovegni Chapel
May 10, 2011- June 20, 2011 Acre - Knights Halls

Open: Sun-Thu 08:30-17:15; Fri -Sat 08:30-16:15
Free entrance for guided groups of Akko schools
Free guided tours - Reservation required