A Emmaus per il Lunedì di Pasqua | Custodia Terrae Sanctae

A Emmaus per il Lunedì di Pasqua

Emmaus, 25 aprile 2011

“Non ci ardeva forse il cuore in petto mentre conversava con noi lungo il cammino?”. Sulla strada da Gerusalemme a Emmaus, due discepoli di Gesù incontrano un uomo. Non riconoscono lo sconosciuto che spiega loro le Scritture fino a quando, invitato a restare perché si fa sera, spezza il pane e lo benedice. Cleopa e il suo compagno di viaggio hanno incontrato il Risorto, hanno camminato con Lui e il cuore ardeva loro in petto.

Emmaus non dista molti chilometri da Gerusalemme, ma il cammino dei due discepoli, oggi, è arduo da ripercorrere. I pellegrini viaggiano raramente verso la cittadina, che si trova in territorio palestinese, oltre i check-point. La presenza dei Cristiani, lì, è ridotta a una sola famiglia, alcune suore e due francescani.

In questo Lunedì di Pasqua, però, anche quei luoghi sono tornati ad animarsi. I frati della Custodia, da Gerusalemme, sono partiti presto per raggiungere la chiesa in cui il Padre Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, ha presieduto la celebrazione della Messa in cui è stata fatta memoria proprio dell’apparizione di Gesù Risorto. Insieme a loro c’erano i Cristiani della Parrocchia gerosolimitana, famiglie intere con tanti bambini.

Dopo la Messa, il Custode ha distribuito il pane ai fedeli che sfilavano davanti a lui sull’altare. Poi, proprio quando le nuvole hanno lasciato spazio al sole forte di mezzogiorno, il pranzo offerto da fra Franciszek Wiater - Guardiano del Convento di Emmaus – è stato il momento per raccogliersi intorno alla tavola insieme, con le famiglie e con gli amici, prima di ritornare alla preghiera con la recita dei Vespri.

“Regina Coeli laetare, alleluia”. Il coro canta, è questo il saluto per Emmaus, insieme al ringraziamento del Custode per fra Franciszek, per la testimonianza di chi resta e tiene vivo l’annuncio della Resurrezione in questi luoghi carichi di memoria ma dove vivere da Cristiani resta una sfida. Le note e l’applauso dei fedeli si mescolano, si riparte verso Gerusalemme.


Testo di Serena Picariello
Foto di Marco Gavasso