Dalla Tomba Vuota, l’annuncio a tutto il mondo della Resurrezione | Custodia Terrae Sanctae

Dalla Tomba Vuota, l’annuncio a tutto il mondo della Resurrezione

Gerusalemme, 24 aprile 2011

“Resurrexit Sicut Dixit, Alleluia! Proclamiamolo a tutta la terra”.

Oggi è il giorno della Resurrezione, oggi è il giorno in cui si fa viva la memoria di Cristo che ha vinto la morte. Oggi è il giorno di essere testimoni.

È questo il messaggio della festa di Pasqua, che S.B. mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, proclama ai fedeli raccolti nella Basilica del Santo Sepolcro per la Messa di oggi. Una celebrazione luminosa, in una chiesa molto affollata. Rispetto alla Veglia di ieri mattina, sono più numerosi i pellegrini che hanno avuto la possibilità di entrare. Anche questa volta, la funzione si svolge di fronte al luogo dell’Anastasis. Il canto dell’Alleluia si ripete, le voci dei coristi si mescolano a quelle dei fedeli e dei celebranti.

“La tomba è vuota – annuncia l’omelia di mons. Twal - Il Cristo, il suo corpo di carne ed ossa, non è più nel sepolcro, né tra i morti. Attraverso la fede e il comandamento dell'amore, Egli vuole invadere l'umanità e ci chiede di fare come ha detto alle donne: annunciarLo. Oggi come allora, non è sufficiente annunciare Cristo e la sua Risurrezione solo a parole, bisogna invece testimoniarlo con le nostre azioni, la nostra unità, le nostre stesse processioni, qui, in questa terra, con le nostre istituzioni”.

Il Patriarca richiama la necessità della testimonianza “alle migliaia di pellegrini e di turisti che vengono a cercare Cristo e a riscoprire le loro radici di fede, a tante persone che non possono ancora credere in Dio, a tanti popoli che non riescono a liberarsi dai loro conflitti e dalle incomprensioni”.

L’annuncio della Resurrezione si proclama anche nella processione solenne che chiude la celebrazione. In quattro angoli diversi della Basilica si leggono brani del Vangelo di Giovanni, di Luca e di Marco, il coro canta la gioia e la gloria del trionfo di Cristo.

“È risorto, come aveva detto. Proclamiamolo a tutta la terra”


Testo di Serena Picariello
Foto di Marco Gavasso