Cronaca della visita del Ministro Generale e del Custode di Terra Santa in Siria | Custodia Terrae Sanctae

Cronaca della visita del Ministro Generale e del Custode di Terra Santa in Siria

Il 9 febbraio 2008 resterà una data indimenticabile per i frati minori che operano in Siria: il successore di San Francesco, fra José Rodriguez Carballo, Ministro generale, ha visitato questa terra di missione che appartiene alla Custodia di Terra Santa. A riceverlo all’aeroporto di Aleppo nella tarda serata erano presenti tutti i frati di Aleppo con il Custode di Terra Santa.

L’indomani, alle ore 9.30, il Ministro Generale ha incontrato il Vicario Apostolico di Aleppo, mons. Giuseppe Nazzaro ofm, che lo ha accolto calorosamente. Dopo una breve sosta, è stato accompagnato dal sig. A. Hajjar a visitare la città vecchia di Aleppo: la moschea ommayyade, il suk, la cittadella e il nostro ex convento e scuola di Scibani, che risale al XV secolo. A pranzo erano presenti tutti i frati del nord della Siria che lavorano nelle missioni dell’Oronte, accompagnati dalle Suore Francescane del Cuore Immacolato di Maria che cooperano con loro. Alle 15,30 si è poi tenuto un incontro con tutte le famiglie francescane che operano nel nord della Siria, seguito da un incontro con i frati.

Il Ministro Generale ha esortato i frati ad essere consapevoli delle piaghe che affliggono la società, e ha loro chiesto di essere autentici testimoni di Cristo e di San Francesco. Alle ore 18 il Generale ha presieduto, nella cattedrale di S. Francesco, una messa solenne in lingua araba, in occasione della giornata del malato, concelebrata da tutti i frati e alla quale hanno partecipato numerosi fedeli. Terminata la celebrazione i fedeli hanno manifestato il loro benvenuto al Generale, con un festoso incontro nel salone parrocchiale. Alle 21.30 si è poi tenuta una cena con tutti i vescovi cattolici e i superiori dei religiosi che lavorano in Aleppo.

Il giorno 11, di buon mattino, il Ministro Generale, accompagnato dal P. Custode, fra Hanna Jallouf e fra Romualdo Fernandez, si è diretto alla volta di Damasco. Durante il viaggio si è compiuta una deviazione per visitare le monumentali rovine della città di Palmira. Prima di arrivare a Hama, a Tayyeb-el-Iman, c’è stata una sosta per ammirare i bellissimi mosaici d’una chiesa dell’anno 442, dove l’Istituto Francescano del Monte Nebo ha cooperato col governo siriano nell’allestimento di un museo dove sono protette queste antiche, straordinarie ricchezze d’arte cristiana. A Palmira si è giunti verso mezzogiorno. Subito si è fatto visita al grandioso tempio di Beel, il colonnato del Cardo Maximus, il teatro, il senato, l’agorà - una delle meglio conservate del mondo greco-romano – e ad altri templi della città, il museo e le tombe in forma di torri. Poi si è proseguito il viaggio verso Damasco, giungendovi alle 18. Qui il Generale ha pernottato nel convento plurisecolare della parrocchia di Bab-Touma.

Martedì 12, si è concelebrata la Santa Messa sulla tomba dei Beati Martiri di Damasco, trucidati nella rivolta drusa del 1860 e beatificati nel 1927. Dopo la colazione ci siamo recati presso il convento-parrocchia di Sant’Antonio, nella parte nuova della città, dove ci aspettava il guardiano-parroco fra Filippo Mistrih, Delegato del Custode per la Siria e Libano. Alle ore 9 si è radunato il piccolo gruppo dei frati di Damasco, ai quali si è aggiunto fra Rachid Mistrih venuto da Amman per l’occasione della visita.

Il Ministro Generale ci ha incoraggiato a celebrare con la più grande gioia il Centenario della fondazione dell’Ordine, che si sta’ preparando già dal 2006. Ci ha ricordato in breve ciò che comporta questo anniversario: il discernimento, proiettandosi in avanti ben radicati nel Vangelo, la Regola e le Costituzioni; la dinamica fraterna; l’importanza dei valori; la celebrazione del dono della vocazione, con gioia e stupore, come un dono appunto, da restituire al Signore nella vita fraterna. Tutto culminerà nell’anno 2009 con una solenne rinnovazione della professione religiosa. Inoltre, il Santo Padre ha proclamato il 2008-2009 come anno di san Paolo, e proprio a Damasco abbiamo i due santuari dell’apostolo delle genti. È pure l’anno della Parola di Dio - tema del Sinodo dei Vescovi - che ci aiuterà ad approfondire la Sacra Scrittura, e in modo speciale le lettere paoline. Il Ministro Generale ha esortato i frati a trasformare quanto prima questi eventi mondiali in atti concreti di celebrazione.

Il Ministro Generale è quindi passato a un altro argomento: la ristrutturazione dell’Ordine e il futuro della nostra presenza in Libano-Siria, insistendo sull’urgenza della pastorale vocazionale, nella quale tutti i frati sono chiamati a impegnarsi.
Alle ore 10.30 i frati si sono recati nel salone parrocchiale dove erano attesi da religiose di due Istituti francescani: le religiose Francescane Missionarie di Maria e le suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria. Il Ministro Generale, in un contesto più ampio ci ha ripetuto le idee della celebrazione del VIII Centenario, pregando tutti di collaborare e partecipare a questi grandi avvenimenti.

Dopo questo incontro il Ministro Generale, con i religiosi e le religiose, si è recato in visita al monastero-Santuario della Madonna di Saidnaya, meta di pellegrinaggi dal VI secolo fino ad oggi, dove si venera una icona della Madre di Dio che fu portata da Gerusalemme nel secolo VI e che si crede fatta da san Luca. Dopo pranzo si è visitato un terreno dove la Custodia di Terra Santa intende realizzare un centro giovanile. Quindi si è proseguito il viaggio verso Maalula, cittadina cristiana, dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù, e si è visitato l’antico monastero di san Sergio, con le sue belle icone e l’altare maggiore (del secolo IV), dove si uniscono il simbolo della mensa e l’aspetto sacrificale dell’Eucaristia.

Ritornando alla capitale, si è reso visita al Nunzio Apostolico, che nonostante fosse raffreddato, ha ricevuto il gruppo con disponibilità e grande affetto fraterno. Ci si è quindi rimessi in viaggio, visitando il santuario della Conversione di san Paolo (il Memoriale), presso il quale oltre al ricordo-celebrazione del grandioso mistero della grazia divina, per volontà espressa di Papa Paolo VI si prega e si lavora per l’ecumenismo, per l’unione delle chiese d’Oriente.

Dopo cena, si è visitato il santuario, dove si sta realizzando una piccola cappella in occasione dell’anno paolino. Il 13, di buon mattino, si è celebrata la santa Messa nel santuario di sant’Anania, dove si fa memoria dell’accoglienza che il convertito Saulo ricevette dalla primitiva comunità cristiana damascena. Al termine della colazione il Ministro Generale si è recato alla volta di Beirut, accompagnato da fra Ibrahim Sabbagh

Fra Hanna Jallouf ofm e fra Romualdo Fernandez ofm