Sabato 1° marzo, presso il sito francescano del Campo dei Pastori a Betlemme, si è svolta la solenne consacrazione della Cappella Croata.
Questa cappella è una delle dieci costruite nei pressi della chiesa del Campo dei Pastori, della Custodia di Terra Santa, e assegnate a diverse nazioni per offrire ai pellegrini uno spazio adeguato per la preghiera e la celebrazione dell’Eucaristia. La Cappella Croata è stata la prima a essere completata.
La cerimonia eucaristica è stata celebrata interamente in lingua croata dall’Arcivescovo di Sarajevo, Mons. Tomo Vukšić, con cui ha concelebrato l'arcivescovo emerito di Spalato Mons. Marin Barišić e il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton. Alla celebrazione hanno partecipato numerose personalità diplomatiche e governative croate, tra cui Gordan Grlić, Ministro per gli Affari Esteri ed Europei e inviato speciale del Primo Ministro della Repubblica Croata.
La Cappella si distingue per il suo valore artistico e spirituale e già prima del completamento, la struttura suscitava grande interesse tra i pellegrini che, dopo aver pregato al Campo dei Pastori, si fermavano a visitarla.
L’interno consiste in una sala con un altare in pietra bianca collocato sulla parete di fondo. Sulle tre pareti principali - centrale e laterali - si trovano rilievi in legno d’acero, opera dell’artista croato Ilija Skočibušić, presente alla cerimonia. Il colore chiaro del legno richiama quello della roccia di Betlemme, creando una continuità visiva tra scultura e parete.
La particolare disposizione dello spazio crea una sensazione di apertura, invitando idealmente il fedele a proseguire il cammino verso Betlemme. Sulla parete sinistra è raffigurato l’episodio evangelico dell’annuncio dell’angelo ai pastori. Sul lato destro, invece, è rappresentato il popolo croato pellegrino in Terra Santa, con la presenza di santi di rilievo, tra cui il francescano San Nicola Tavelić. L’insieme conferisce alla cappella un senso di movimento che orienta lo sguardo dei fedeli verso Betlemme, come un invito a proseguire lì il loro cammino.
La Cappella è dedicata ai santi e beati croati che nei secoli hanno testimoniato la fede, rafforzando il legame spirituale tra la Croazia e la Terra Santa. Durante l’omelia, Mons. Tomo Vukšić ha ricordato in particolare San Nicola Tavelić, primo santo croato, sottolineando come il suo esempio sia stato “un dono che il popolo croato ha ricevuto proprio dalla Terra Santa. Tale esempio, unito a quello di altri santi e beati, costituisce per noi un invito alla santità e un profondo legame spirituale con l’intera comunità del Popolo di Dio.”
Alla celebrazione ha preso parte un numeroso gruppo di pellegrini croati, che hanno animato la liturgia con i canti della loro tradizione religiosa. La loro presenza, dopo un lungo periodo di assenza di pellegrini in Terra Santa, rappresenta un segno di speranza in un tempo segnato dal conflitto.
Al termine della celebrazione, il Custode di Terra Santa ha consegnato ai rappresentanti diplomatici, religiosi e all’artista la medaglia del "Grato Animo", realizzata in madreperla dagli artigiani della comunità cristiana di Betlemme. Un gesto simbolico per sottolineare il profondo legame tra la Custodia di Terra Santa e la Chiesa croata.
Lucia Borgato