Con Maria, Verso il Carmelo | Custodia Terrae Sanctae

Con Maria, Verso il Carmelo

Assieme a quella della Domenica delle Palme a Gerusalemme, questa di Haifa è considerata la più importante e partecipata processione religiosa che si svolga in Terra Santa. Con la differenza che qui non ci sono pellegrini, ma solo cristiani locali. Che anche quest’anno erano tanti: almeno 17 mila (dicono le cifre fornite dalla polizia israeliana) provenienti da diverse parti di Israele ma anche dei Territori Palestinesi. Tra i 15 gruppi scouts anche uno giunto da Betlemme. Ma c’erano pure cristiani da Beit Jala, Beit Shaour e Gerico.

“Un momento molto importante per una unità di tutti i cristiani di questa terra che ha così tante divisioni, ma che qui ritrova sotto il manto della Vergine Maria la sua unità…” ha detto P. Flavio Caloi, Superiore della Comunità Carmelitana Stella Maris di Haifa.

Questa solenne processione in onore della Madonna del Carmelo ha origini antiche: durante la prima guerra mondiale (dietro imposizione dei soldati Turchi che diedero l’ordine ai frati carmelitani di liberare in fretta il convento portando con loro tutto quello che volevano) la statua della Madonna del Monte Carmelo fu portata al sicuro nella chiesa parrocchiale, in città, dove rimase fino alla fine della guerra. Quando nel 1919 fu riportata al convento di Stella Maris, l’accompagnò una solenne processione con la quale si voleva ringraziare la Regina del Carmelo per la sua protezione verso Haifa e i suoi abitanti. Da ollora ogni anno, nel tempo di Pasqua, la processione si ripete.

Si parte dalla parrocchia latina di S. Giuseppe, si percorrono le vie centrali di Haifa, che conta una minoranza di cristiani (20 mila su una popolazione di circa 280 mila abitanti). Il traffico della città israeliana si ferma; il pomeriggio di festa coinvolge tutti e attira la simpatia e la curiosità persino di chi non è cristiano …

Ma la processione mariana al Monte Carmelo è soprattutto al festa della comunità cristiana di Haifa e di tutta la Terra Santa, che in occasioni cone questa si rende visibile, sente di esserci e acquisisce forse un maggior coraggio, una maggior consapevolezza della propria identità e della propria presenza in questo paese.

Ci sono giovani e anziani, famigli e bambini. Gli scouts, come al solito, sanno animare la festa con cornamuse, tamburi e bandiere. La più grande sventola i colori del Vaticano.

La processione al Carmelo viene vissuta ogni anno come un appuntamento popolare certo, ma anche come una forte manifestazione di fede e una dimostrazione della devozione mariana che accomuna i cristiani di Terra Santa.

Ad accompagnare il lungo corteo di fedeli, ci sono le autorità ecclesiali di Terra Santa. Chiude la lunga fila la statua della Madonna che viene trainata a mano, da tante braccia. Un percorso in salita di circa 3 km per oltre 2 ore e mezza di cammino, lungo la strada che si snoda lenta sul dolce pendio del Carmelo, il monte considerato sacro fin dai tempi biblici. La meta d’arrivo della lunga processione è il santuario carmelitano di Stella Maris, dove in molti gia aspettano. Un tifo quasi da stadio … per la Madre di Dio. Scene inusuali nel secolarizzato mondo occidentale, ma qui nel Medio Oriente cristiano, la fede è anche questo