Colletta del Venerdì Santo 20013 | Custodia Terrae Sanctae

Colletta del Venerdì Santo 20013

Intervista con Fr. Ibrahim Faltas ofm, Economo Custodiale

Può spiegare ai nostri lettori perché è importante la colletta del venerdì santo?

Nel 1974 Paolo VI, in linea con i suoi predecessori, rese evidente il lavoro e la storia dei francescani in Terra Santa; in particolare il ruolo sociale, culturale, caritativo che noi frati da secoli svolgiamo.

Paolo VI esortò tutta la Chiesa a una maggiore cooperazione e attenzione alla Colletta del Venerdì Santo, consentendoci, in questo modo fino ad oggi, non solo di mantenere i luoghi santi, ma di sostenere ogni attività pastorale, educativa e sociale, rivolta ai cristiani, assistere i pellegrini e intensificare le opere apostoliche.

La Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il rimanente 35% viene devoluto dalla Congregazione delle Chiese Orientali (ovvero dalla Santa Sede), ad altre Istituzioni della Terra Santa e del Medio Oriente.

La Colletta è per noi un importante sostegno economico, indispensabile per la tutela dei Luoghi Santi e per la cura della Comunità Cristiana in Terra Santa.

Noi, Frati Francescani, ci occupiamo di sostenere le famiglie cristiane, che vivono disagi economici, sociali e sanitari a causa della complessa situazione politica. Da secoli lavoriamo per conservare la presenza Cristiana nei Luoghi Santi, mantenendo viva la liturgia nei luoghi di culto. La nostra priorità è quella di far rimanere i cristiani in Terra Santa. Anche se minoranza: sono le Pietre Vive della Chiesa.

Esiste una "classifica" dei donatori della colletta? Quale nazione dona di più? Come ci "comportiamo" noi italiani? Di anno in anno le nostre donazioni crescono, sono costanti o diminuiscono?

Non esiste una “classifica”. Tutti contribuiscono ad aiutare i cristiani di Terra Santa. È veramente una Colletta che coinvolge tutte le chiese e tutta la Chiesa. Paesi ricchi e Paesi poveri, di tutte le culture, persone di tutte le età, contribuiscono alla vita dei Luoghi Santi e dei cristiani che abitano in Terra Santa. È un aspetto molto bello e significativo e, forse, non abbastanza considerato. Inevitabilmente, causa le oscillazioni economiche mondiali che hanno colpito molti Paesi negli ultimi anni, le offerte sono diminuite.

Da parte nostra, va il sentito ringraziamento a tutti coloro che, nonostante le fatiche quotidiane da affrontare, si ricordano dei fratelli della Terra Santa.

Quali progetti della Custodia saranno finanziati dalle offerte raccolte nel 2013? Ce ne può raccontare almeno uno in particolare?

Realizziamo molti progetti, poiché le necessità dei cristiani sono innumerevoli. Prima esigenza tra tutte il bisogno di una casa. Molte famiglie hanno il reddito talmente basso che non riescono a pagare l’affitto. Quindi, come accennavo prima, per aiutare i cristiani a rimanere, abbiamo iniziato la realizzazione del progetto delle abitazioni. Partendo dal lungo lavoro di ristrutturazione delle case nella Città vecchia di Gerusalemme, abbiamo ottenuto il permesso di costruire, nel Quartiere cristiano di Beit Hanina, altri 24 appartamenti.

In Galilea stiamo lavorando alla realizzazione di un Centro parrocchiale e di una Scuola nella piccola cittadina di Cana, dove si trova la Chiesa che ricorda il miracolo di Gesù delle “Nozze di Cana”. La Parrocchia di Cana era l’unica sprovvista di un Centro parrocchiale.

A Nain, dove Gesù ha resuscitato il figlio di una vedova, abbiamo restaurato e riaperto il Santuario. La seconda fase per il completamento del restauro prevede, tra poche settimane, l’inaugurazione della Chiesa e la posa della prima pietra per la costruzione del Convento che ospiteà un ordine religioso femminile.

I pellegrini che arriveranno in Terra Santa, troveranno tanti cantieri aperti. Infatti, dopo anni è diventato urgente restaurare molti Santuari e Conventi, per fermarne il deterioramento.


Quali progetti della Custodia sono stati finanziati dalle offerte raccolte nel 2012?


Nel 2012 sono stati portati a compimento numerosi progetti e opere culturali rivolti innanzitutto ai giovani delle comunità locali. Sono state finanziate centinaia di borse di studio universitarie, distribuite tra le diverse Università’: Betlemme, l’Università ebraica di Gerusalemme e Haifa, Bir Zeit e Amman. Abbiamo attivato un Progetto per sostenere piccole imprese artigiane, creando nuove opportunità di lavoro.

A Betlemme, dove la situazione di chiusura della Città dal “Muro di separazione” rende difficile la quotidianità di tante persone, sosteniamo il Consultorio familiare e la Casa Francescana del fanciullo, che ospita bambini tra i 6 e i 12 anni.

A Gerusalemme, prosegue il progetto della Scuola di musica del Magnificat, dove i corsi sono frequentati da molti studenti di culture diverse che partecipano attivamente a manifestazioni culturali a livello locale e internazionale; rappresentando un esempio di dialogo e di percorso di pace attraverso l’amore comune per la musica.

Investiamo molto anche nella ricerca archeologica, realizzata dallo Studio Biblico Francescano, poiché è importante proseguire la conoscenza storica della Terra Santa e dei suoi luoghi.

Attraverso il Franciscan Media Center, centro di produzione multimediale, diffondiamo in tempo reale, le notizie della Terra Santa e degli eventi legati ai Luoghi Santi di culto cristiano, per aprire una finestra al mondo su tutto ciò che accade in Terra Santa.

Abbiamo diffuso il testo sacro della Bibbia in lingua araba, traducendola e stampandola presso la nostra Tipografia, per rendere più facile ai nostri fedeli, la conoscenza delle Sacre Scritture.

A Betlemme, Gerusalemme, Jaffa e Nazareth, son state profuse molte energie per completare i restauri o la ricostruzione di tanti alloggi destinati ai poveri e alle giovani coppie che finalmente potranno formare una famiglia.

Particolare attenzione è stata rivolta ai progetti delle Comunità parrocchiali.
A Beit Hanina, vicino a Gerusalemme e a Nazareth sono state costruite nuove aree sportive all’interno dei Centri parrocchiali, per consentire soprattutto ai bambini e ai giovani, di ritrovarsi in un luogo di aggregazione per giocare e praticare attività sportive. Lo sport, infatti, da sempre aiuta e favorisce il percorso di crescita del bambino in relazione con gli altri.

Abbiamo terminato il Teatro nel Terra Sancta School femminile e restaurato le scuole di: Gerusalemme, Betlemme, Gerico, Ramle.
I Francescani, da quando sono arrivati in Terra Santa, vicino ad una Chiesa hanno sempre costruito una Scuola, con lo scopo di educare culturalmente e cristianamente la gioventù secondo i dettami e le direttive della Dottrina della Chiesa.
Date le circostanze e le necessità insite nel territorio della missione, da più di duecento anni le Scuole francescane di Terra Santa accolgono anche studenti non – cristiani, al fine di aiutare e incrementare il bene spirituale e culturale di tutti gli allievi.
Investiamo molto sull’istruzione e la cultura perché riteniamo sia importante gettare le fondamenta per la crescita di ogni bambino e la sua formazione culturale e sociale.

Oltre ai progetti per sostenere le Comunità giovanili e le famiglie, in quest’ultimo anno ci siamo occupati di salvaguardare le strutture di tutti i Luoghi Santi, inclusi i lavori di piccola manutenzione quotidiana e le grandi opere effettuate per promuovere e sviluppare i servizi dedicati alla Comunità cristiana residente e ai pellegrini; oltre i lavori per la conservazione del patrimonio storico che i luoghi santi rappresentano per l’umanità.
All’interno della Basilica del Getsemani, stiamo restaurando i mosaici che raccontano, attraverso le loro immagini, i momenti della Passione di Gesù prima del suo arresto nell’orto degli ulivi.
Abbiamo ristrutturato il Convento di Betfage, luogo della partenza di Gesù per il suo ingresso messianico a Gerusalemme.
Anche il Convento del Cenacolino, sul Monte Sion, costruito dai frati vicino al Cenacolo è stato ristrutturato e riaperto da poco. In questo luogo Cristo istituì l’Eucarestia e il Sacerdozio e la Chiesa nacque e fece i suoi primi passi. Tuttora non è consentito il libero culto cristiano.
A Nazareth, nella Basilica dell’Annunciazione, stiamo lavorando per salvare la Grotta dal deterioramento dovuto all’umidità e dall’ingresso di milioni di pellegrini che, inevitabilmente, alterano il fragile equilibrio della struttura rocciosa.
A Carfanao, la Città scelta da Gesù per irradiare il suo apostolato, si lavora nel sito archeologico.
Al Monte Tabor, dove avvenne la Trasfigurazione di Gesù, stiamo restaurando la Basilica e realizzando un parcheggio per i pellegrini.
Sul Monte Nebo, in Giordania, nel Santuario del Memoriale di Mosè, stiamo completando una grande opera di restauro iniziata da Padre Michele Piccirillo, che scoprì importanti mosaici e resti della prima chiesa bizantina.

Per i francescani è importante salvare la memoria storica nella terra di Gesù, assicurando la continuità della presenza francescana in Terra Santa per impedire la scomparsa dei Luoghi Santi e delle Pietre Vive che qui vi abitano.
La nostra forza, in un momento così difficile, è l’unità e la collaborazione di tutti al fine di poter svolgere serenamente la missione francescana in Terra Santa e nel mondo.