"Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II" | Custodia Terrae Sanctae

"Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II"

Città del Vaticano, 1 Maggio 2011

Dalla postazione del Braccio di Carlomagno in Vaticano, p. Gianfranco Pinto Ostuni frate a servizio della Custodia di Terra Santa a Roma, ha partecipano assieme alla moltitudine di fedeli alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Di seguito la cronaca e le foto che ci ha inviato da Roma.

CITTA' DEL VATICANO - "Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!" dice Gesù all'incredulo Tommaso nel vangelo di questa seconda domenica dedicata alla Divina Misericordia.
"Beato te, amato Papa Giovanni Paolo II, perché hai creduto, continua – ti preghiamo – a sostenere dal Cielo la fede del Popolo di Dio e a benedirci come hai sempre fatto da questa piazza".
Con questa frase termina l'omelia pronunciata da Benedetto XVI nella messa di Beatificazione di Karol Woitila, papa Giovanni Paolo II, il papa "venuto da lontano".

È la beatitudine della fede che ha caratterizzato il pontificato di Giovanni Paolo II alla guida della chiesa per quasi 27 anni, uno dei pontificati più longevi della storia della chiesa.

Il Papa, nel corso dell'omelia ha aggiunto in lingua polacca: "Con la sua testimonianza di fede, di amore e di coraggio apostolico, accompagnata da una grande carica umana, questo esemplare figlio della Nazione polacca ha aiutato i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo. In una parola: ci ha aiutato a non avere paura della verità, perché la verità è garanzia di libertà. Ha proseguito: "ci ha ridato la forza di credere in Cristo, perché Cristo è Redemptor hominis, Redentore dell’uomo".

Una folla immensa ha seguito la celebrazione che si è conclusa alle 12.47. Subito dopo la recita del Regina Coeli il Santo Padre, i Cardinali, le autorità presenti e tutti i fedeli hanno iniziato la venerazione dei resti mortali del Beato Giovanni Paolo II che ora sono reliquie.
La processione dei fedeli proseguirà per tutta la notte fino alla celebrazione di ringraziamento del 2 maggio.


p. Gianfranco Pinto Ostuni, ofm