7 giugno: Il Capitolo dall’eucaristia alla vita | Custodia Terrae Sanctae

7 giugno: Il Capitolo dall’eucaristia alla vita

Fra Tommaso da Celano, parlando della vita di preghiera di san Francesco racconta che: “Suo porto sicuro era la preghiera, non di qualche minuto, o vuota, o pretenziosa, ma profondamente devota, umile e prolungata il più possibile. Se la iniziava la sera, a stento riusciva a staccarsene il mattino. Di notte si recava, solo, nelle chiese abbandonate e sperdute a pregare” (1Cel 71).

Sappiamo che Francesco ha passato molte notti in preghiera, negli eremi della Verna, di Greccio o delle Carceri. Sembra che la notte, con il suo misterioso abbraccio silenzioso, eserciti un fascino speciale sui mistici. L’incontro con Dio avviene quando il mondo dorme, o è sveglio per peccare. Così alcuni frati capitolari, insieme ai frati del convento di San Salvatore, hanno vissuto una suggestiva esperienza di preghiera, questa notte. Sono andati al Santo Sepolcro, per l’Ufficio notturno. Insieme al Padre Custode i frati, come tante altre volte, al chiarore della luna, si sono avviati, per i vicoli della Gerusalemme vecchia, fino al Santuario che rappresenta il cuore della nostra presenza in Terra Santa. A mezzanotte e mezza è iniziata la preghiera. Le antiche parole latine ancora una volta sono risuonate fra quelle mura, impregnate di preghiera, di speranza e d’amore. Abbiamo adorato il Signore nel mistero del Sacramento eucaristico, confessandolo vivo e vero, Signore della storia. A Lui abbiamo affidato le nostre vite, la nostra vocazione di frati minori e questo Capitolo Custodiale che stiamo celebrando. Sapevamo di essere al posto giusto, in risposta ad una chiamata, per la salvezza del mondo. Qui la vita di Dio ha sconfitto la morte, illuminando per sempre la notte.

Siamo tornati ancora al mattino, per celebrare la Messa solenne, e ripetere a Dio la nostra fede nel Suo amore che diventa carne. La processione eucaristica, fatta intorno all’edicola ha riempito il cuore di tutti di santa gioia: Cristo è risorto e continua a dare significato alla nostra vita.

Al pomeriggio i frati sono tornati a Betlemme, per riprendere i lavori capitolari, secondo il programma stabilito. I capitolari si sono impegnati nella discussione sulle relazioni elaborate dai gruppi di studio nella mattinata di ieri. Si sono affrontate, successivamente, tre tematiche di grande rilevanza. Prima si è aperto il dibattito sulle proposte avanzate dal gruppo santa Chiara, concernente l’evangelizzazione e le scuole. Si tratta di un campo vastissimo, che vede quotidianamente impegnati molti nostri frati, che si dedicano al servizio pastorale e all’impegno didattico. In questo campo sorgono sempre nuove difficoltà, che vanno valutate con serietà e affrontate con decisione. Il secondo argomento in programma è stato quello della Formazione e degli studi, che sta a cuore a tutti i frati, e che viene indicato come una priorità assoluta della Custodia. In particolare si è molto riflettuto sulla pastorale vocazionale, e sui modi migliori di attuarla. È importante che ci siano frati preparati in questo campo, che operino in collaborazione tra loro, e che tutta a comunità custodiale li sostenga nel loro servizio.

L’ultimo argomento della serata è stato quello concernente i Luoghi Santi, studiato particolarmente dal gruppo Sacra Famiglia. I frati hanno esposto le loro riflessioni e le loro proposte, passando in rassegna molte situazioni problematiche e cercando le vie per un miglior servizio nei nostri santuari.

Prima di concludere la serata il moderatore, a nome di tutti, ha fatto gli auguri a fra Severino Lubecki, che ospita i Capitolari nella Casa Nova di Betlemme, perché domani si festeggia la sua festa onomastica.