6 giugno: Il Capitolo e la fedeltà Eucaristica | Custodia Terrae Sanctae

6 giugno: Il Capitolo e la fedeltà Eucaristica

Il nostro capitolo Custodiale, nella sua quarta giornata, ha trovato un originale impulso spirituale nell’incontro con la festa del Corpus Domini. Fin dal mattino, nella celebrazione eucaristica, i frati hanno vissuto momenti di intensa meditazione. Fra Georges, che presiedeva la liturgia, ha offerto una profonda riflessione sul senso misterioso della storia, alla luce dell’azione salvifica di Dio. Ad uno sguardo superficiale e terreno, la vicenda tormentata che vive oggi il Medio Oriente sembra caratterizzata solo da difficoltà, guerre e ingiustizie di ogni tipo. Questa visione secolare potrebbe facilmente condurci allo scoraggiamento e alla disperazione. Ma occorre elevarsi ad un livello superiore e considerare il senso della storia alla luce della fede. Ispirandosi ai modelli biblici di Tobia e di Sara, fra Georges ha evidenziato la provvidenziale fedeltà di Dio che, attraverso le contraddizioni della storia, porta a compimento le sue promesse. Egli si rivela come un Dio fedele alla parola data. L’eucaristia appare il pegno e il modello più alto di questa fedeltà. Nell’eucaristia Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, offrendoci la sua vita.

Nella prima parte della mattinata sono continuati i lavori di gruppo, e quindi i capitolari si sono ritrovati in aula. Qui i quattro relatori dei gruppi hanno condiviso il frutto della loro riflessione sulle relazioni capitolari e sull’instrumentum laboris, ed hanno avanzato alcune prime proposte.

Fra Bruno Varriano ha riferito ai capitolari i lavori del primo gruppo, che ha riflettuto in maniera più approfondita sulla relazione del Padre Custode. Fra Michele Piccirillo ha riferito il lavoro del secondo gruppo, che ha analizzato la relazione del Segretariato per l’evangelizzazione. Quindi fra Severino Lubecki ha condiviso in sala le riflessioni del terzo gruppo, che si è occupato in maniera speciale della relazione del Segretariato per la Formazione e gli Studi. Infine fra Ramzi Sidawi è stato il portavoce del quarto gruppo, che ha studiato le problematiche che ruotano intorno ai Luoghi Santi. Così tutte le principali tematiche concernenti la vita dei frati di Terra Santa sono state prese in esame. Subito c’è stato, a caldo, un primo scambio di opinioni e di riflessioni tra i capitolari. Anche il Padre Custode è intervenuto nel dibattito, offrendo precisazioni e informazioni. Naturalmente si tratta solo di un primo giro di riflessione. Torneremo ancora su questi argomenti, nei prossimi giorni, per formulare delle proposte che, meglio formulate da un’apposita commissione, saranno poi sottomesse all’approvazione dell’assemblea.

Nel primo pomeriggio un nutrito gruppo di capitolari si è trasferito a Gerusalemme, per le celebrazioni del Corpus Domini, che continueranno anche domani. Alle 15.30 abbiamo partecipato all’ingresso del Vescovo Coadiutore di Gerusalemme Mons. Fouad Twal nel Santo Sepolcro, seguito dal canto dei Vespri e dalla processione solenne. Questa sosta di preghiera ha certamente giovato alla riflessione capitolare. La meditazione sul mistero dell’Eucaristia ci rivela il senso più intimo della nostra vocazione cristiana e francescana. San Francesco invitava i suoi frati a trovare nell’Eucaristia il modello della vera umiltà, fondata sull’esempio di Cristo: “O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati” (LettOrd 27-28). Nonostante le nostre povertà, nell’eucaristia il Signore continua a vivere nella sua Chiesa, con una fedeltà che ci sorprende e ci incoraggia. L’incontro con questa costante presenza sacramentale, che ci rende partecipi dell’Amore eterno, ci faccia scoprire sempre più la bellezza della comunione con Dio!