5 giugno. Il Capitolo in comunione ecclesiale | Custodia Terrae Sanctae

5 giugno. Il Capitolo in comunione ecclesiale

La terza giornata del Capitolo Custodiale è stata vissuta con intensità e partecipazione. Già nell’eucaristia del mattino, celebrata da fra Artemio Vítores, i capitolari sono stati condotti a meditare la grandezza della vocazione cristiana al servizio del Regno di Dio.

Nella sua breve omelia il Vicario Custodiale ha sottolineato due temi della liturgia che potevano illuminare il senso della nostra missione in Terra Santa. Innanzi tutto, secondo l’insegnamento di san Francesco, i frati vivano sottomessi ad ogni umana creatura, esercitando benevolenza anche verso gli infedeli ed i persecutori. Non dimentichino però il primato dell’obbedienza a Dio, che prevale sempre su quella prestata agli uomini, anche al costo del proprio sangue. Fra Artemio ha infine ricordato con gratitudine la dedizione e i sacrifici dei nostri frati anziani, che hanno servito la Custodia per tanti anni, e che ancora adesso, come Tobia, non potendo più operare, rimangono tuttavia saldi nella fede.

La sessione mattutina del capitolo è stata diretta dal moderatore di turno, fra Dobromir Jasztal . La prima parte dei lavori assembleari è stata dedicata alla relazione dell’Economo Custodiale. L’esposizione di fra Abdel Masih F. Fahim ha avuto tre parti: la lettura della relazione, l’esposizione di alcuni progetti realizzati nel triennio, e la presentazione dei conti.

La seconda parte della mattinata ha visto la partecipazione del Delegato Apostolico, Mons. Antonio Franco, accolto con particolare calore dai capitolari. Il rappresentante del Santo Padre ha rivolto ai presenti un discorso improntato a grande sensibilità pastorale, vibrante di calore umano e di cordiale amicizia. Egli ha esortato i frati a vivere la loro missione in Terra Santa privilegiando alcune tematiche principali. Innanzitutto è importante rendere sempre migliore l’accoglienza spirituale dei pellegrini. Soprattutto nei Santuari maggiori sarebbe bello assicurare il continuo e regolare ministero della riconciliazione. Inoltre il Delegato Apostolico ha esortato i frati ad armonizzare l’internazionalità, tipica della Custodia, con l’inculturazione nella realtà della Chiesa locale. Il tema della comunione ecclesiale è stato fortemente ribadito, come un valore che qualifica e rende convincente la nostra stessa testimonianza di fede. Particolare attenzione è stata richiamata sull’urgenza di curare la formazione iniziale e permanente. Un argomento sempre attuale, e sempre da perfezionare, è infine quello della trasparenza nella gestione delle risorse economiche che fluiscono alla Chiesa, per il sostegno della Chiesa di Terra Santa. Un vivace e variegato dibattito ha fatto seguito alle parole del Prelato. Moltissimi temi sono stati presi in considerazione: la scuola cattolica, le relazioni con il mondo musulmano ed ebraico, la formazione permanente e i rapporti tra la Custodia e gli altri organismi ecclesiali. Mons. Antonio Franco si è cordialmente intrattenuto con noi anche per il pranzo. Nel pomeriggio i capitolari, dopo aver ricevuto le necessarie istruzioni da fra David Jaeger, si sono divisi in quattro gruppi di studio, ed hanno riflettuto sulle principali relazioni presentate, in vista di una prima formulazione delle proposte capitolari.

Al termine dei lavori di gruppo i frati si sono recati a pregare nella Chiesa della Grotta del Latte. Prima dei vespri, fra Michele Piccirillo, con sapienza spirituale e finezza artistica, ha illustrato la nuova Chiesa della Theotokos, recentemente inaugurata. I frati hanno così affidato alla Madre di Dio i lavori di questo Capitolo, perché produca frutti di grazia per la vita della nostra Custodia e per l’aumento della fede nella terra del Signore.