24 aprile: memoria del genocidio Armeno | Custodia Terrae Sanctae

24 aprile: memoria del genocidio Armeno

Dall’anno 1894 all’anno 1923 una tragedia inaudita si abbattè sul popolo armeno senza distinzione di sesso e di età, travolgendo e annientando la quasi totalità di questo popolo cristiano che fu il primo ad accettare nell’anno 301 il cristianesimo come religione di tutta la nazione. Nei massacri indiscriminati di cristiani persero la vita anche un buon numero di francescani missionari di Terra Santa che operavano nei territori armeni occupati dai turchi e con essi furono immolati anche i loro fedeli armeni di rito latino; abbiamo le prove dei seguenti:

1. beato Salvatore Lilli e sette compagni parrocchiani martiri, uccisi dai turchi per la fede;

2. fra Vittore Urrutia, morto di fame e stenti per salvare dai massacri i propri parrocchiani;

3. fra Pasquale Boladian, morto di fame e stenti durante la deportazione;

4. padre Patrizio Werkley, morto assistendo i deportati infermi di tifo;

5. padre Stefano Jalinkatian, lapidato, i cui parrocchiani con gli orfanelli sono stati sgozzati dai turchi;

6. padre Alberto Amarisse, bruciato in chiesa con tutti i parrocchiani;

7. padre Francesco De Vittorio, fra Alfredo Dollentz, fra Salvatore Sabbatini: massacrati a tradimento insieme a quaranta orfanelli;

8. fra Giuseppe Akillian, morto di fame, freddo e stenti mentre cercava di portare in salvo i cristiani perseguitati dai turchi.

Il ricordo e il sacrificio di questo popolo ottenga da Dio la pace nel mondo e una fraterna comprensione fra tutti i credenti.

fra Cristoforo Alvi OFM

Quadro di Paolo Gaidano dipinto nel 1897 dal titolo: Martirio del Padre Salvatore di Cappadoccia (Beato Salvatore Lilli) e le stragi d’Armenia - 1895 -. Corridoio centrale del Convento francescano di San Salvatore, a Gerusalemme.