Meditazione di fr. Graziano Buonadonna, 14 marzo

Meditazione di fr. Graziano Buonadonna, 14 marzo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,31-47

Gesù oggi è di una chiarezza sconcertante: possiamo scrutare le Scritture, pensare di ottenere la vita eterna attraverso le nostre pratiche, e non avere l’amore di Dio in noi. Che dramma! Credere senza avere l’amore di Dio in noi.

Cosa accade quando non abbiamo l’amore di Dio nel cuore? Finiamo per “prendere gloria gli uni dagli altri”, formando circoli viziosi, di nostri pari con i quali viviamo chiusi incensandoci perché non abbiamo il Suo amore in noi.

“Voi scrutate le Scritture” dice Gesù, ma è ancor più vero che le Scritture vogliono scrutare noi. Nella mia esperienza di fede posso affermare che l’altro nome della Bibbia è “labbra di Dio”, “volto del Signore” “voce del Padre”.

Vi lascio con un segno molto bello che ho imparato dai bambini qui in Siria. 

Durante il catechismo vedendo loro ho imparato come si aprono le Scritture. Quando gli chiedo di tirare fuori dallo zaino la Bibbia, resto in silenzio contemplando i loro gesti: la prendono con due mani, la baciano, la portano alla fronte inchinandosi con gli occhi chiusi e prima di aprirla fanno il segno della croce.

Questa la domanda per ognuno di noi: “Come apriamo le Scritture?”.

Noi spesso abbracciamo romanzi, diciamo “quel libro mi ha cambiato la vita” e nei momenti difficili ritorniamo sempre a quel racconto letto e riletto che ci consola.

Apriamo le Scritture con fede ispirati dalle parole del Cantico dei Cantici “Baciami con i baci della tua bocca” (Ct 1,2) o con le parole del Salmo 139, “Signore tu mi scruti e mi conosci” o con il salmo 49 “Porgerò l’orecchio a un proverbio, esporrò il mio enigma sulla cetra”.

Lasciamoci scrutare dalle Scritture, sentire la sua Voce che in ansia attende nella Bibbia di essere ascoltata.

Restiamo nel deserto con Gesù per lasciarci scrutare da Lui. Saum Mubarak, Quaresima benedetta a tutti.