Meditazione di fr. Francesco Ielpo, 19 marzo, San Giuseppe

Meditazione di fr. Francesco Ielpo, 19 marzo, San Giuseppe

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1, 16.18-21.24a

Il Signore vi doni la sua pace.

Sono fra Francesco, delegato del Custode di Terra Santa per l’Italia.

La festa di San Giuseppe ci porta a considerare la fede grande di quest'uomo che viene definito nel Vangelo “giusto”. Quando penso a San Giuseppe penso sempre alla bellissima statua che si trova a Nazareth tra la basilica dell'Annunciazione e la basilica appunto di San Giuseppe. L’artista ha raffigurato un Giuseppe pensieroso, colto proprio in quel momento descritto da Matteo con le parole “mentre stava considerando queste cose”. Giuseppe sta considerando che cosa fare, ha già, in qualche modo, preso una decisione: ripudiare Maria in segreto. Giuseppe ci viene presentato come uomo giusto perché adempie la legge ma giusto anche perché in qualche modo cerca di praticare, contemporaneamente, la misericordia, l'amore. È uomo giusto, secondo la concezione veterotestamentaria, perché quel figlio non è suo e la legge prescrive di ripudiare la moglie adultera. Ma Giuseppe vuole farlo in segreto. Ama Maria e non vuole esporla alla lapidazione. È combattuto perché deve tenere insieme la giustizia, l'osservanza della legge, e la misericordia. Deve tenere insieme giustizia e amore, verità e carità, e non è facile. Giuseppe allora ci viene presentato come uomo giusto perché ha già preso la decisione di licenziare Maria, la sua promessa sposa, in segreto.

Ma l’espressione del Giuseppe rappresentato nella statua di Nazaret lascia intravedere anche un altro aspetto. Giuseppe è triste perché il suo sogno di realizzare una famiglia con Maria, di avere figli, in qualche modo è svanito. Eppure c'è un imprevisto che irrompe dentro questa vicenda, dentro la giustizia umana, ed è il sogno di Dio! Non più il sogno di Giuseppe ma il sogno di Dio, il suo progetto tanto grande quanto imprevedibile. Infatti, nella bellissima statua di Nazareth, sul retro, troviamo l'angelo che con delicatezza suggerisce a Giuseppe un’altra strada, un altro disegno. Un angelo con un’attenzione particolare che non vuole assolutamente forzare la libertà dell'uomo. Suggerisce il sogno di Dio e Giuseppe, accogliendo il sogno, diventa uomo giusto in un nuovo senso. Nel senso evangelico, secondo la teologia di Matteo, uomo giusto perché adempie la volontà di Dio, perché è disposto a fare come l'angelo gli ha suggerito. Giuseppe allora prende con sé Maria e il bambino e si assume tutta la responsabilità di essere padre di questo bimbo, di essere custode della Sacra Famiglia, nel silenzio, stando sempre un passo indietro ma sempre attento a compiere la volontà di Dio. Che San Giuseppe interceda per ciascuno di noi e ci conceda di vivere la sua stessa giustizia.

Pace e bene dalla Terra Santa.