Famiglia capace di accogliere e donare | Custodia Terrae Sanctae

Famiglia capace di accogliere e donare

Santa Famiglia di Nazareth

Gn 15,1-6; Sal 21,1-3; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40

1. Carissimi fratelli, carissime sorelle,

il Signore vi dia pace!

Oggi è la festa della Santa Famiglia di Nazareth: Gesù, Giuseppe e Maria. Noi abbiamo la grazia di celebrare nel luogo dove loro hanno vissuto per tanti anni nell’umiltà e nella semplicità, nell’amore e nel servizio reciproco, nel lavoro e nella preghiera, nell’ascolto attento della Parola di Dio ma anche gli uni degli altri.

È un’occasione speciale per pregare anche per le nostre famiglie e per tutte le famiglie del mondo. Un pensiero e una preghiera speciale sono per le famiglie che stanno soffrendo a causa delle guerre vicine e lontane. Ricordiamo in modo speciale i nostri fratelli e sorelle della parrocchia della Santa Famiglia a Gaza che si trovano messi a dura prova dalla guerra in corso.

È l’occasione anche per pregare per le nuove famiglie, perché non si scoraggino nell’affrontare le difficoltà del presente, ma vadano incontro al futuro con fiducia e con speranza. Capaci di imitare la fede di Abramo ma anche quella di Giuseppe e di Maria e dei santi Simeone e Anna. Dio non ci abbandona, Dio ci accompagna sempre nel pellegrinaggio della vita.

2. Nel leggere il vangelo che abbiamo appena ascoltato sono rimasto colpito da tre cose:

- Maria e Giuseppe accolgono Gesù e poi lo offrono;

- quando accogliamo Gesù come Simeone e Anna sperimentiamo che questo dà senso e compimento alla nostra vita;

- davanti a Gesù bisogna continuamente scegliere.

Provo a sviluppare brevemente questi tre pensieri.

3. Maria e Giuseppe sanno prima accogliere e poi offrire Gesù. Maria l’ha accolto accogliendo l’annunzio dell’angelo e l’azione dello Spirito Santo che ha reso fecondo il suo grembo verginale.

Giuseppe lo ha accolto fidandosi di quanto Maria gli ha certamente comunicato e di quanto l’angelo gli rivela per comprendere la sua speciale chiamata a introdurre Gesù nella stirpe di Davide e di Abramo.

Maria e Giuseppe accolgono con amore il bambino Gesù e comprendono fin dall’inizio che quel bambino non va solo accolto ma anche donato, offerto. È il senso del gesto che compiono portando il bambino al tempio per offrirlo al Signore, secondo la prescrizione della Legge mosaica.

4. Il Vangelo di Luca ci ricorda però che Maria e Giuseppe sanno donare Gesù non solo a Dio ma anche agli uomini.

Al tempio, infatti, Simeone e Anna ricevono e accolgono da Maria e Giuseppe Gesù come colui che stavano aspettando da tutta la vita e come colui che il popolo di Dio e l’umanità intera stava aspettando da sempre come luce capace di illuminare il suo popolo e l’umanità intera.

Cerchiamo anche noi di accogliere e di ricevere allo stesso modo Gesù nella nostra famiglia e nella nostra vita. Egli continua a essere donato a noi nell’Eucaristia, e continua a illuminare la vita delle nostre famiglie con la sua Parola. L’incontro con lui continua a dare senso e compimento al nostro desiderio e alle nostre attese.

Come Simeone e Anna anche noi lo riceviamo dalle braccia di Maria e Giuseppe, dalle braccia della Chiesa attraverso i sacramenti, dalle mani del sacerdote nell’Eucaristia. Quanto è importante che le nostre famiglie sappiano ancora educarsi ed educare a ricevere Gesù con fede, ad accoglierlo con gioia e con meraviglia, a comprendere che se accogliamo Gesù la nostra vita è piena mentre senza di lui è vuota. Quanto è importante che lo accogliamo con disponibilità e con amore anche in questa celebrazione eucaristica, nella quale continua a offrirsi e a donarsi a noi e alle nostre famiglie.

5. Il terzo aspetto che il vangelo ci aiuta a comprendere è che davanti a Gesù dobbiamo saper fare continuamente delle scelte. È questo il senso della profezia misteriosa che Simeone fa a Maria. Durante tutta la nostra vita dobbiamo saper scegliere di accogliere Gesù e allora lui sarà per noi risurrezione e vita. Maria e Giuseppe lo hanno accolto e messo al centro della loro vita e della loro famiglia. I pastori e i Magi lo hanno accolto e messo al centro della loro vita. Simeone e Anna lo hanno accolto. E molti altri lo accoglieranno fino all’ultima ora, fino a quando anche un malfattore, crocifisso assieme a lui, lo accoglierà e verrà da lui accolto e così gli si apriranno le porte del paradiso: “Oggi con me sarai in paradiso” dirà infatti Gesù morente al buon ladrone.

6. Ma c’è anche chi non lo accoglie: Erode, perché ha paura di perdere il proprio potere, gli scribi e i farisei quando non accettano il messaggio di misericordia che Gesù annuncia, quelli che hanno paura di dover lasciare le proprie ricchezze per mettere lui al primo posto.

Nel rifiutare Gesù la nostra vita cade, è vuota e fallisce mentre nell’accogliere Gesù e nel lasciarci illuminare da lui la nostra persona risorge, la nostra vita trova senso e pienezza.

Cerchiamo perciò di accogliere Gesù in modo personale, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità e allora troveremo pienezza e felicità.

Se le nostre scelte saranno conformi all’insegnamento di Gesù la nostra vita e la nostra famiglia saranno solide e lo stesso Gesù ci aiuterà a rimetterci in piedi lì dove ci saranno cadute e difficoltà.

7. Desidero concludere con una preghiera:

Signore Gesù, che per redimere l’umanità intera hai voluto essere accolto qui a Nazareth da una famiglia concreta, vieni ancora ad abitare nelle nostre famiglie e dona a ciascuno di noi la grazia e la capacità di accoglierti.

Signore Gesù, che da Maria e Giuseppe ti sei lasciato offrire al Padre fin da bambino, aiutaci ad offrire anche noi la nostra vita al Padre e aiutaci a fare della nostra vita un dono ai nostri fratelli.

Signore Gesù, che sei stato indicato a Maria come segno di caduta e di risurrezione, rendici capaci di scegliere sempre te, di seguire sempre te, di mettere sempre te al centro della nostra vita, e quando per la nostra debolezza cadiamo sii ancora tu a rialzarci e nell’ultimo giorno donaci la grazia di risorgere con te.

Gesù, Giuseppe e Maria, santa Famiglia di Nazareth, pregate per noi e per tutte le famiglie del mondo intero. Amen.