La tradizione biblico-cristiana colloca a Giaffa vari episodi dell’apostolato di Pietro: la risurrezione di Tabità, l’ospitalità presso Simone il conciatore, la visione della tovaglia calata dal cielo.
Da qui Pietro, chiamato dal centurione Cornelio, si recò a Cesarea dove accolse i primi pagani nella Chiesa.
«Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano» La visione di Pietro, Atti 10,15
L’importanza della città di Giaffa (Yafo, Ioppe), nell’antichità, è dovuta principalmente alla presenza del porto, naturale anche se di limitata ampiezza e pericoloso per gli scogli. Qui fu sbarcato il legname di cedro del Libano necessario per la fabbricazione del Tempio all’epoca di Salomone (2Cr 2,15) e di Zorobabele (Esd 3,7). Da Giaffa il profeta Giona salpò verso Tarsis (Gn 1,3) e su questa medesima spiaggia fu rigettato dal pesce (Gn 2,11 - secondo la tradizione locale: Tel Yonah). Gli Atti degli Apostoli ci riferiscono della presenza di una folta comunità di ebrei che credevano in Cristo. Essi furono confortati dalla visita dell’apostolo Pietro, che in questo luogo resuscitò una donna di nome Tabità. A Giaffa, nella casa di Simone il conciatore, Pietro ebbe anche la celebre visione della tovaglia calata dal cielo e contenente ogni genere di animali, puri e impuri. Da qui partì alla volta di Cesarea per accogliere nella Chiesa il centurione romano Cornelio, che fu il primo tra i pagani a convertirsi con tutta la famiglia (At 10).
La chiesa, dedicata a S. Pietro, vuole commemorare questi eventi. La costruzione fu realizzata da Spagna fra gli anni 1888 e 1894 sui resti medievali della cittadella edificata da S. Luigi IX, re di Francia, nel corso della VII crociata (1251). Fu il medesimo re che fece venire i francescani in questa città: perciò se ne vede la statua all’ingresso del convento. Dal 1650 i francescani hanno posseduto a Giaffa un ospizio per l’accoglienza dei pellegrini che, sempre più numerosi, sbarcavano nel porto della città. Nella chiesa si possono ammirare le belle vetrate, realizzate a Monaco di Baviera da F.X. Zettler, il pulpito ligneo finemente scolpito, e il quadro del pittore catalano D. Talarn i Ribot, sopra l’altare principale, rappresentante la visione di S. Pietro.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo. E avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che dimoravano a Lidda. A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore. E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: «Vieni subito da noi!». E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: «Tabità, alzati!». Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva. La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.
Atti degli Apostoli 9,31
Guida. A Dio, che ha stabilito la Chiesa come sacramento universale di salvezza, per continuare l’opera redentrice di Cristo sino alla fine dei tempi, rivolgiamo le nostre suppliche. Tutti. Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, perché pastori e fedeli sentano l’urgenza del mandato missionario di Gesù e si lascino guidare dal suo Spirito nella nuova evangelizzazione. Preghiamo:
2. Per tutta la famiglia umana, perché in ogni popolo e nazione lo Spirito Santo disponga il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo all’obbedienza della fede in Cristo. Preghiamo:
3. Per coloro che non conoscono Cristo ma cercano Dio con cuore sincero, perché siano presto raggiunti dal lieto annunzio della pace per mezzo di Gesù Cristo, Signore di tutti. Preghiamo:
4. Per quanti vivono il mistero del dolore, perché possano sperimentare la potenza benefica e salvatrice di Gesù che passò beneficando e risanando tutti coloro che erano sotto il potere del diavolo. Preghiamo:
5. Per noi e per le nostre famiglie, perché il pellegrinaggio in Terra Santa ci ottenga la grazia di riscoprire la nostra vocazione cristiana e di impegnarci a viverla con coerenza. Preghiamo:
Guida. O Dio, che inviasti il tuo angelo al centurione Cornelio per mostrargli la via della conversione, manda il tuo Spirito perché tutti i credenti in Cristo a qualsiasi popolo o nazione appartengano si sentano cittadini e membri della tua famiglia. Per Cristo nostro Signore. Tutti. Amen.
St. Peter’s Church
Terra Santa
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