Una mostra a Napoli per gli 800 anni dei francescani in Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Una mostra a Napoli per gli 800 anni dei francescani in Terra Santa

Napoli celebra l'ottavo centenario della presenza francescana in Terra Santa. Lo fa con la mostra “La Bibbia: libro di vita e di cultura”, organizzata dal Commissariato generale di Terra Santa di Napoli. Alla presenza del Cardinale di Napoli Sua Eminenza Crescenzo Sepe, e del Padre Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton, l'esposizione è stata inaugurata sabato 13 maggio e sarà visitabile fino al 20 maggio. Fr. Sergio Galdi, Commissario di Terra Santa di Napoli, ha fortemente voluto la mostra che si articola attraverso vari itinerari (storico, iconografico, bibliografico), con l'intento di «far gustare il sapore della parola di Dio». «Questa mostra biblica vuole essere un mezzo per presentare nuovamente all'attenzione della città di Napoli il Commissariato di Terra Santa - ha affermato Fr. Sergio - e commemorare l'evento degli 800 anni dei francescani in Terra Santa». Nel 1217 nacque, infatti, la provincia di Oltremare e Siria e un primo gruppo di frati si recò nella terra di Gesù, dando avvio alla presenza stabile dei francescani in Terra Santa.

L'esposizione si colloca anche nel V centenario della Riforma di Martin Lutero e, in nome dell'Ecumenismo, è possibile ripercorrere la complessa vicenda della storia critica del Testo Sacro, insieme a documenti che testimoniano l'evoluzione editoriale biblica dal XV al XVII secolo. Nella sezione dedicata ai testi sulla Terra Santa sono esposti rotoli manoscritti in pergamena, le edizioni bibliche del Cinquecento, la Sisto-Clementina, le sintesi bibliche quali il Mammotrectus e la Summa Angelica (bruciate pubblicamente da Lutero) e diverse altre testimonianze documentali.
Fr. Sergio Galdi ha spiegato il profondo legame che lega la Terra di Gesù alla città Partenopea: «La Custodia di Terra Santa ha una particolare attenzione a Napoli perché i reali napoletani Roberto D'Angiò e Sancha di Maiorca effettuarono una grande donazione al Sultano d'Egitto e acquistarono il Cenacolo e i diritti di celebrazione al Santo Sepolcro. Inoltre, già con l'imperatore Federico II il titolo di re di Gerusalemme si era legato alla città di Napoli, per cui tutte le dinastie che regnavano a Napoli, erano anche titolari del Regno di Gerusalemme».

«Dato che per noi la parola di Dio è la nostra regola, mi sembra una circostanza molto bella che sia ospitata qui al Commissariato di Napoli una mostra sulla Bibbia e che sia ospitata in occasione dell'ottavo centenario del nostro arrivo in Terra Santa». È quanto affermato da Fr. Francesco Patton commentando l'inaugurazione. Il Custode ha mostrato entusiasmo per il lavoro svolto dal curatore della mostra Fr. Michele Perruggini: «Attraverso questo museo itinerante Fr. Michele fa apostolato culturale, oltre che religioso». La sede del Commissariato Generale di Terra Santa di via Capodimonte 24 a Napoli sarà dunque aperta al pubblico per la mostra fino al 20 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20.
Apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso anche dal Cardinale Sepe: «Là dove c'è umanità, la Bibbia diventa l'anima da cui attingere dignità, forza e da cui realizzare tutti quegli ideali che fanno parte della vita dell'uomo. Questa mostra è importante perché ci consente di riscoprire il Testo Sacro che, oltre ad essere parola vivente, è stato scritto e tramandato attraverso vari strumenti che nelle varie epoche sono stati utilizzati».

B. G.