Conventi
Santuari
Contatti
Faq
Dona ora

Tabgha, sulle rive della misericordia: dove Pietro fu guarito e la missione ricominciò

Il 6 giugno, sulle rive del lago di Tiberiade, i frati della Custodia di Terra Santa, assieme a fedeli provenienti dalle località vicine, hanno celebrato una messa solenne presso la Cappella del Primato di San Pietro, nel luogo dove, secondo la tradizione, Gesù risorto incontrò l’apostolo Pietro dopo la sua caduta. La liturgia, guidata dal Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, ha riunito pellegrini, religiosi e fedeli locali in un momento di preghiera e riflessione sulla riva del lago.

“Il Risorto ritorna per riallacciare il filo spezzato”, queste le parole con cui ha aperto la sua omelia fra Ibrahim Sabbagh, parroco di Nazareth, indicando nel dialogo tra Cristo e Pietro non solo il cuore del Vangelo, ma anche il cuore di ogni cammino umano segnato da fragilità, cadute e desiderio di riconciliazione.

Un luogo scolpito nella memoria della fede

Tabgha, anticamente conosciuta come Heptapegon, “sette sorgenti”, è una piccola oasi rigogliosa situata sulla sponda nord-occidentale del lago di Gennesaret. In questo angolo di Galilea si respira ancora il profumo dei racconti evangelici. È qui che la tradizione colloca due episodi fondamentali del Nuovo Testamento: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, e il dialogo tra Gesù e Pietro dopo la Risurrezione, in cui l’apostolo riceve nuovamente il mandato, “Pasci le mie pecore”.

La Chiesa della Moltiplicazione (custodita dai Benedettini) è costruita sui resti di una basilica bizantina del IV secolo e custodisce un mosaico raffinatissimo che raffigura pani e pesci, icona silenziosa di abbondanza e condivisione. A pochi minuti di cammino, la Cappella del Primato, costruita in basalto scuro, si affaccia direttamente sul lago. Qui, sulla riva, Pietro ascoltò le tre domande che gli cambiarono la vita.

Il cuore ferito di Pietro

L’omelia di fra Ibrahim ha ripercorso la profondità di quel momento. “Pietro probabilmente non era ancora riuscito a perdonare sé stesso”. Il discepolo, che aveva promesso fedeltà e poi aveva rinnegato il Maestro, era smarrito. Nonostante avesse visto Gesù risorto, la Pasqua non era ancora compiuta nel suo cuore.

Gesù, sapendo tutto, non si limita a riaccoglierlo. Va oltre. “Gesù non revoca la vocazione di Pietro a causa della sua caduta, ma la rende più matura e solida dopo la sua esperienza di debolezza”, ha proseguito il parroco di Nazareth. È qui che avviene il miracolo più grande, non quello della pesca sovrabbondante, ma quello della guarigione dell’amore ferito.

Una pedagogia della misericordia

Nel dialogo tra Gesù e Pietro, ogni parola è scelta con cura. Alla domanda “Mi ami?”, Pietro risponde con sincerità, ma anche con consapevolezza dei propri limiti. La terza volta, quando Gesù si abbassa al suo livello e usa il verbo greco philein, voler bene, affetto fraterno, Pietro si rattrista. Non per dubbio, ma per umiltà: “Signore, tu sai tutto… tu sai che ti voglio bene”.

“Pietro cammina in questo amore con passi piccoli ma sicuri”, ha sottolineato fra Ibrahim. Non si tratta più di entusiasmo impulsivo, ma di amore purificato dalla caduta e risollevato dalla grazia.

La missione rinasce dalla ferita

È in quel momento che Gesù rinnova la missione, “Pasci le mie pecore”. Non un semplice perdono, ma una nuova investitura. Pietro, il discepolo che ha tradito, diventa il fondamento della Chiesa. Il punto più basso della sua storia diventa il punto di partenza per una vocazione più forte, più vera, più umana.

“Cristo è risorto! — È veramente risorto!”, ha proclamato fra Ibrahim nella conclusione della sua omelia. “E Pietro può gridarlo, perché ha vissuto questa risurrezione dentro di sé, non come un evento esterno, ma come forza di guarigione e liberazione”.

Francesco Guaraldi

Il contenuto di questo sito web è proprietà della Custodia di Terra Santa. L'utilizzo di testi o immagini da parte di terzi è vietato senza l'esplicito consenso della Custodia di Terra Santa. Copyright © Custodia di Terra Santa – Tutti i diritti riservati

Galleria

News Correlate

< Torna a tutte le News
Rimaniamo in contatto

Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato

Subscription Form IT

@custodiaterraesanctae

© 2024 Custodia Terrae Sanctae | CF: 02937380588 |
Privacy Policy
-
magnifiercrosschevron-downchevron-leftchevron-right