Rinnovazione della Professione e consegna della Regola | Custodia Terrae Sanctae

Rinnovazione della Professione e consegna della Regola

29 novembre 2007

I frati della Custodia di Terra Santa si sono ritrovati nella Basilica del Getsemani, per celebrare una liturgia molto significativa, che esprime il senso profondo della loro vocazione.
I frati hanno rinnovato la loro professione religiosa, ed hanno ricevuto la Regola di san Francesco dalle mani del Custode, Padre Pierbattista Pizzaballa.

La storia ci dice che papa Onorio IIII, il 29 novembre 1226, approvò solennemente la regola dei Frati Minori, presentatagli da Francesco d’Assisi. Per questa ragione in questo giorno vengono commemorati Tutti i Santi dell’Ordine Serafico, ed i frati minori rinnovano abitualmente la loro professione religiosa. La Basilica del Getsemani era affollata da tanti frati, felici di essere insieme e di ringraziare il Signore per il dono della vocazione.

Durante l’omelia il Padre Custode ha collocato il gesto liturgico della consegna della Regola in un orizzonte cristologico e francescano. Innanzi tutto ha ricordato che nel giardino del Getsemani Gesù ha vissuto un momento culminante della sua obbedienza al piano di salvezza preparato dal Padre. Qui Gesù ha deposto la sua volontà nella volontà del Padre scegliendo, con un gesto libero e generoso, di sacrificare la sua vita per amore dell’umanità.
In maniera analoga, la ricerca della volontà di Dio è stata uno dei punti fondamentali del cammino di fede di Francesco d’Assisi. Egli non volle più vivere per se stesso, ma per quel Signore che aveva dato la vita per tutti noi.

Il Padre Custode ha ricordato come “Francesco fu spinto e tormentato per tutta la vita dal ricordo dell’amore di Cristo, al punto da volerlo imitare fino in fondo, conformando la sua vita a quella del Maestro”. La Regola, pura sintesi dell’ideale evangelico, esprime la volontà generosa di imitare Cristo in maniera radicale.
Al culmine di una ricerca faticosa e talvolta dolorosa, il progetto cristiano di Francesco trovò la sua formula espressiva: “Vivere secondo la forma del santo vangelo, insieme ai fratelli che il Signore gli aveva dato, seguendo una regola approvata dalla Madre Chiesa e dal signor Papa”.
Dopo ottocento anni i frati di Terra Santa hanno ripetuto questa scelta evangelica ed ecclesiale, accogliendo la Regola, e aderendo ad un progetto di vita che ha conservato intatta, nei secoli, la sua bellezza originaria.
È stato commovente vedere dei giovani frati, appena entrati nell’Ordine, che ripetevano la loro fresca professione religiosa accanto a venerabili confratelli, che hanno servito il Signore per tutta la vita.

Le stesse parole di consacrazione e di fedeltà, pronunciate insieme, esprimevano il comune impegno nella testimonianza di Dio e nel servizio alla Chiesa. La stessa fede di sempre, umile e limpida, cerca l’incontro con il Signore e si pone generosamente al servizio del Regno.

I frati della Galilea, a loro volta, hanno celebrato lo stesso rito il giorno dopo, nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth.
Il gesto fiducioso del rinnovo della professione è stato compiuto nel luogo in cui il Verbo di Dio si fece carne nel grembo della Vergine. Maria di Nazareth, aurora del vangelo, è apparsa come il modello dell’umile accoglienza della Parola e della disponibilità totale al servizio di Dio.

In questi giorni abbiamo accolto semi di speranza, luci di bellezza, parole di fiducia, per trovare conforto nel nostro cammino di discepoli del Signore. Il cuore è colmo di gratitudine, perché sappiamo che il Signore cammina con noi.

Fra Carlo Serri ofm