Pasqua 2013 nelle Chiese di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Pasqua 2013 nelle Chiese di Terra Santa

2012/10/17


Lunedì 15 ottobre è stata pubblicata una direttiva dell'Assemblea degli Ordinari di Terra Santa (AOCTS) riguardo alla celebrazione della Pasqua secondo il calendario giuliano. Il documento afferma che tra due anni tutti i cattolici di rito orientale e latino delle diocesi di Terra Santa adotteranno il calendario giuliano (seguito dagli ortodossi), dopo la redazione del decreto definitivo e la sua approvazione da parte della Santa Sede. La direttiva lascia ai vescovi delle varie chiese cattoliche la libertà di scegliere se cominciare l’esperienza a partire dal 2013.
E’ il caso del Patriarcato Latino di Gerusalemme che, in persona del Patriarca Fouad Twal, ha invitato tutti i parroci latini della diocesi di Terra Santa (e cioè Palestina, Giordania, Israele e Cipro) ad adottare il calendario ortodosso. Pertanto la Pasqua del 2013 sarà celebrata il 5 Maggio, con l’eccezione di Gerusalemme e della regione di Betlemme, a motivo dello "Statu Quo".
Per quanto riguarda le altre Chiese di Terra Santa, l’Arcivescovo della chiesa greco-melkita di Galilea Mons. Elias Chacour ha invitato i parroci della sua diocesi a seguire il calendario giuliano per la Pasqua 2013. Al contrario l’Arcivescovo di Haifa e della Terra Santa per i maroniti Mons. Moussa Elhaj ha affermato che la chiesa maronita segue il calendario del Patriarcato Maronita del Libano, e dunque festeggerà la prossima Pasqua nella data della chiesa cattolica.

In passato diverse parrocchie cattoliche nella Diocesi di Terra Santa avevano sperimentato l'unificazione della pasqua occidentale con quella degli ortodossi, e con molto successo, considerato che numerose famiglie sono costituite da matrimoni misti tra cattolici, ortodossi, protestanti. La differenza di calendario tra cattolici (che seguono il calendario gregoriano), e ortodossi (che seguono quello giuliano) impedisce ai membri delle famiglie miste di celebrare la Pasqua nello stesso giorno. Lo scarto risale al Concilio di Nicea (anno 325), nel quale tutte le Chiese si accordarono perché la Pasqua cristiana venisse celebrata la domenica che segue il plenilunio (14 Nisan) dopo l’equinozio di primavera. Come si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica, “A causa dei diversi metodi utilizzati per calcolare il giorno 14 del mese di Nisan, il giorno di Pasqua non sempre ricorre contemporaneamente nelle Chiese occidentali e orientali. Perciò esse cercano oggi un accordo per ritornare a celebrare alla stessa data il giorno della risurrezione del Signore.” (cfr. CCC. 1170)

Per la Pasqua 2015 e le seguenti, un decreto dell’AOCTS sarà sottomesso alla Santa Sede per l’approvazione. Esso dovrebbe sancire l’adozione definitiva del calendario giuliano per la celebrazione della Pasqua, da parte di tutte Chiese cattoliche di Terra Santa, “con la conseguenza dell’adattamento del calendario liturgico per l’inizio della Quaresima e la solennità della Pentecoste”. E’ quanto si legge nella Direttiva dell’AOCTS, che spiega: “Questa decisione sarà accolta, rispettata e messa in atto da tutti i cattolici di rito orientale e latino, dai cattolici del paese e dagli stranieri residenti nelle nostre diocesi”.
Nel 2014 la luna sarà ecumenica. Cattolici e ortodossi celebreranno la Pasqua lo stesso giorno, il 20 aprile.