Venerdì 13 giugno, festa di Sant'Antonio da Padova, la Custodia di Terra Santa a Gerusalemme celebra solennemente il suo santo patrono e protettore.
A partire dal pomeriggio di Giovedì, i frati francescani della Custodia si sono riuniti in preghiera presso la chiesa di San Salvatore per la recita dei primi vespri.
La decisione di affidarsi alla protezione del Santo di Padova, risale ad una particolare richiesta di intercessione rivolta a lui nel 1917, grazie al quale i frati francescani italiani hanno ricevuto la grazia di mantenere la loro presenza a Gerusalemme. Per questo motivo il 13 giugno 1920, davanti alla sua statua posta sull’altare, Sant’Antonio fu proclamato ufficialmente patrono della Custodia di Terra Santa.
Alla luce dell’acuirsi della tensione nella regione, la festa di Sant’Antonio assume quest’anno un significato ancor più importante. Come sempre, di fronte alle sfide e difficoltà del mondo, i frati francescani si sono affidati nella preghiera al Santo patrono.
Il ministro generale dell’ordine francescano, fra Massimo Fusarelli, ha inviato in mattinata una lettera esprimendo la sua vicinanza e preghiera ai frati della Custodia.

Durante la recita dei primi vespri, è stata fatta memoria del gesto della distribuzione del “pane di Sant’Antonio”, una tradizione diffusa in diverse parti del mondo dove il Santo è venerato. In questa occasione il Custode di Terra Santa, Fra Francesco Patton, ha sottolineato: “Davvero condividere il pane della carità ci guarisce dalla durezza del cuore, dall’indifferenza verso le sofferenze dei fratelli. Ci rende pellegrini sulla via della conversione, consapevoli della nostra fragilità e dei nostri bisogni e a partire da questo anche compassionevoli verso la fragilità e i bisogni altrui.”

La mattina del 13 giugno, il Custode di Terra Santa ha celebrato la messa solenne presso la chiesa di San Salvatore a Gerusalemme. Alla celebrazione era presente il patriarca dei Latini a Gerusalemme, il Card. Pierbattista Pizzaballa e come da tradizione anche i rappresentanti delle altre Chiese di Terra Santa hanno preso parte alla celebrazione. In questo momento di incertezza e paura, il Custode nella sua omelia ha invitato tutti i fedeli a volgere lo sguardo verso il Santo francescano: “In questo contesto confidiamo ancora nell’efficacia della preghiera, nella bontà misericordiosa di Dio che ci ha creati per la vita, la comunione fraterna e la beatitudine. Per questo motivo, ancora una volta rinnoviamo il nostro voto a s. Antonio, perché ci protegga come già ci ha protetti in passato e perché protegga la gente di questa terra e perché ci doni la grazia, passata anche questa ora di tenebra, di portare avanti la nostra missione.”

Durante la celebrazione il Custode di Terra Santa ha recitato di fronte all’altare, realizzato in occasione della festa, la preghiera di consacrazione della Custodia a Sant’Antonio di Padova.
Nel pomeriggio, infine, i frati francescani si sono riuniti nuovamente nella chiesa di San Salvatore per la recita dei secondi Vespri solenni. Presieduti da fra Piermarco Luciano, vicario della fraternità di San Salvatore.
Lucia Borgato
