Inaugurato l’Anno Accademico 2012-2013 dello Studio Biblico Francescano e della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia di Gerusalemme | Custodia Terrae Sanctae

Inaugurato l’Anno Accademico 2012-2013 dello Studio Biblico Francescano e della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia di Gerusalemme

2012/11/10

Giovedi 8 novembre, nell’Auditorium del Convento di San Salvatore, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2012-2013 dello Studio Biblico Francescano e della Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia di Gerusalemme.

Presenti alla cerimonia di apertura dell’Anno Accademico i Rettori dei Centri di studi teologici e biblici di Gerusalemme, docenti e studenti, personale e numerosi ospiti.

La prolusione dell’Anno Accademico è incontro ormai tradizionale e tanto atteso dalle realtà locali, dove s’insegnano e s’imparano gli studi biblici e teologici; come lo Studio Biblico Francescano, l’École Biblique dei domenicani e Ratisbonne lo Studio Teologico dei salesiani.

Nel saluto iniziale il Decano, Fra Massimo Pazzini, ha ripercorso le tappe salienti del precedente anno accademico, cadenzate da molti lavori di ristrutturazione e innovazione tecnologica, eseguiti in collaborazione con gli Uffici Economato, Segreteria e Ufficio Tecnico della Custodia. Anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione della Biblioteca sono quasi terminati.

Sono 147 gli studenti iscritti all’anno in corso.

Il Decano ha lanciato il termine “Collaborazione” come nuova parola d’ordine intesa a significare: scambi tra docenti e studenti, già realizzati anche in passato; preparazione dei programmi accademici comuni, prolusioni comprese; partecipazione alle tesi di dottorato; passaggi da una scuola all’altra, sono parecchi gli studenti che hanno preso la Licenza allo SBF e continuano il dottorato all’École Biblique.

Sempre all’insegna della piena collaborazione, è auspicata la volontà di condividere scientificamente nuove traduzioni della Bibbia e nuovi commentari biblici.

Fra Massimo Pazzini ha ceduto la parola a Don José Manuel Sánchez Caro, Professore invitato allo SBF ringraziandolo per la disponibilità e, come scherzosamente ricordato dal Decano, preso in parola e subito incaricato di tenere la prolusione del nuovo Anno Accademico.

Don José Manuel Sánchez Caro è sacerdote della diocesi di Ávila, già Rettore della Università Pontificia di Salamanca e Università Cattolica di Avila, Dottore in Sacra Scrittura e autore di numerose pubblicazioni.

“Esegesi storico-critica ed esegesi teologica: scelta alternativa o necessaria integrazione?” . È il titolo del tema, molto dibattuto, affrontato con competenza e profondità Don José Manuel Sánchez Caro. La relazione prende inizio con l'episodio di Papa Benedetto XVI che, nel suo intervento tenuto durante la celebrazione del Sinodo della Parola di Dio nel 2008, disse "solo dove i due livelli metodologici sono applicati, lo storico-critico e il teologico, si può parlare di un’esegesi teologica, un’esegesi adeguata al Libro Sacro".

Don José Manuel Sánchez Caro ha sviluppato il tema con risposte e proposte scaturite dalla sua ricca e annosa esperienza di docente.

La seconda parte della mattinata, moderata dal Dott. Giuseppe Caffulli, Direttore di ETS (Edizioni Terra Santa a Milano), ha illustrato i risultati delle ricerche fatte in questi ultimi anni sugli Olivi del Getsemani.

A seguire, il prof. Giovanni Gianfrate, Agronomo e il Prof. Antonio Cimato, ricercatore del CNR-IVALSA, hanno fornito, con il supporto di un PowerPoint, un dettagliato resoconto degli studi svolti in questi ultimi anni in collaborazione con COPAGRI.

Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, nel saluto conclusivo dell’incontro, ringrazia tutti i presenti e i rappresentanti dalle varie facoltà e ritorna sulla parola d’ordine "collaborazione e condivisione", quale motto che deve caratterizzare il percorso comune finora intrapreso.

Riguardo il proseguimento degli studi sugli “Olivi del Getsemani”, fra Pizzaballa ha confermato l’intento e la volontà della Custodia di voler continuare le ricerche su questa “Icona vivente” del Getsemani: memoria da conservare e custodire.