Domenica 3 Aprile i Francescani di Terra Santa hanno voluto rendere omaggio e pregare per il Papa Giovanni Paolo II, che il giorno prima aveva fatto ritorno alla casa del Padre.
Per l’occasione della sua scomparsa terrena è stata quindi organizzata una fiaccolata che ha preso il via dalla chiesa di San Salvatore in Gerusalemme, per giungere poi alla Basilica del Getsemani, presso il Monte degli Ulivi. Insieme al Custode di Terra Santa, P. Pierbattista Pizzaballa, erano presenti molti Francescani di Gerusalemme, la comunità parrocchiale latina di San Salvatrore e delle sue succursali, tanti religiosi e religiose provenienti dalla Giudea. Da sottolineare anche il notevole afflusso di pellegrini.
La fiaccolata è stata caratterizzata dalla spontaneità della preghiera; si è pregato il rosario tanto caro al Papa, ma si è voluto anche cantare la gioia del Cristo risorto.
Una volta giunti alla Basilica del Getsemani il P. Custode ha letto il Vangelo relativo all’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi e quindi il discorso che Giovanni Paolo II tenne qui a Gerusalemme nel Marzo del 2000 in occasione dell’incontro con i rappresentanti ebrei e musulmani. Dopo alcuni canti e momenti di silenzio ci sono state delle preghiere conclusive scritte da religiosi, religiose e cristiani di Terra Santa in diverse lingue: arabo, ebraico, italiano, spagnolo, inglese, francese, polacco, russo, tedesco e tagalog.
Per l’occasione della sua scomparsa terrena è stata quindi organizzata una fiaccolata che ha preso il via dalla chiesa di San Salvatore in Gerusalemme, per giungere poi alla Basilica del Getsemani, presso il Monte degli Ulivi. Insieme al Custode di Terra Santa, P. Pierbattista Pizzaballa, erano presenti molti Francescani di Gerusalemme, la comunità parrocchiale latina di San Salvatrore e delle sue succursali, tanti religiosi e religiose provenienti dalla Giudea. Da sottolineare anche il notevole afflusso di pellegrini.
La fiaccolata è stata caratterizzata dalla spontaneità della preghiera; si è pregato il rosario tanto caro al Papa, ma si è voluto anche cantare la gioia del Cristo risorto.
Una volta giunti alla Basilica del Getsemani il P. Custode ha letto il Vangelo relativo all’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi e quindi il discorso che Giovanni Paolo II tenne qui a Gerusalemme nel Marzo del 2000 in occasione dell’incontro con i rappresentanti ebrei e musulmani. Dopo alcuni canti e momenti di silenzio ci sono state delle preghiere conclusive scritte da religiosi, religiose e cristiani di Terra Santa in diverse lingue: arabo, ebraico, italiano, spagnolo, inglese, francese, polacco, russo, tedesco e tagalog.