È morto a Gerusalemme il biblista Frédéric Manns | Custodia Terrae Sanctae

È morto a Gerusalemme il biblista Frédéric Manns

Mercoledì 22 dicembre ci ha lasciato fra Frédéric Manns, biblista francescano, specialista in esegesi del Nuovo Testamento ed eminente studioso delle radici ebraiche del Nuovo Testamento. Aveva 79 anni.

Nella prime ore di mercoledì 22 dicembre è deceduto a Gerusalemme il francescano Frédéric Manns, biblista e specialista in esegesi del Nuovo Testamento. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in mattinata nella sua stanza presso il convento della Flagellazione dove risiedeva. Il giorno prima stava progettando online un pellegrinaggio virtuale, che avrebbe dovuto guidare e registrare il prossimo gennaio.

Padre Manns si accingeva a festeggiare il suo cinquantesimo anno a Gerusalemme. Decenni durante i quali ha insegnato presso lo Studium Biblicum Franciscanum (Sbf), facoltà di Scienze bibliche e archeologia della Pontificia università Antonianum, di Roma.

Decano dell’Sbf dal 1996 al 2001, e professore emerito dal 2012, fra Manns ha continuato a lavorare, scrivere e accompagnare gli studenti in emozionanti escursioni sul campo.

Nato nel 1942 a Windhorst, in Croazia, fu in Francia che padre Frédéric Manns imboccò la via della consacrazione, iniziando il percorso formativo al seminario diocesano di Metz. Al termine degli studi liceali fece ingresso nei francescani. Dopo il noviziato e gli anni di filosofia, gli studi furono interrotti da un biennio di servizio militare che lo portarono in Togo. Assolti gli obblighi di leva fu accolto al convento d’Orsay, vicino a Parigi, per gli studi di teologia. Dopo l’ordinazione presbiterale nel 1969, il giovane Frédéric fu mandato a Roma per approfondire gli studi biblici. Inviato per un semestre a Gerusalemme, finirà per restarvi mezzo secolo.

Padre Manns era un vero innamorato della Bibbia, che non si stancava mai di leggere, studiare, rendere eloquente ed insegnare. Alla sua lettura ha accompagnato molte persone, anche con la predicazione di ritiri spirituali. Per molti anni è stato anche un prolifico autore di libri e saggi, oltre che un generoso collaboratore delle riviste francescane della Custodia di Terra Santa e della sua casa editrice in Italia.

«Dobbiamo tornare alla parola di Dio», non si stancava di ripetere. «Non incateniamo la Parola di Dio»… «Ignorare le Scritture è ignorare Cristo», amava ripetere facendo eco a san Girolamo.

Per meglio leggere e studiare i testi biblici aveva imparato tutte le lingue necessarie: ebraico, siriaco, aramaico, greco. Leggeva i commentari dei Padri della Chiesa e si è spacializzato nella lettura ebraica dell’Antico e del Nuovo Testamento. «Perché lì sono le nostre radici», martellava.

«Sottolineo le radici ebraiche della Scrittura – diceva nel 2020 a Radio Maria – perché la Parola ha preso vita in una terra, in un popolo. Vivendo a Gerusalemme, abbiamo la fortuna di vedere che il popolo di Israele è vivo, ha le sue feste e tradizioni. Feste e tradizioni che ritornano anche nel Nuovo Testamento. Ricorda: Gesù è ebreo e Maria è ebrea, così come gli apostoli che si esprimono in categorie ebraiche. Se vogliamo un dialogo profondo con Israele, questa è la strada da percorrere».

I funerali di padre Manns saranno celebrati domani, giovedì 23 dicembre, al Convento Saint-Sauveur, con tumulazione nel cimitero francescano di Mont Sion subito dopo la messa.

 

(m.a.b)